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Fonte fotografia scx.hu

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Eccoci al secondo appuntamento della nuova mini rubrica inaugurata lunedi scorso ed eccoci alla seconda pillola della vostra Chef a domicilio 🙂

Passa o non passa…ovviamente mi riferisco all’uvetta! O meglio all’uva passa, realizzata essicando gli acini dell’uva sultanina, privi di semi e molto zuccherini.

E’ uno di quei prodotti\ingredienti per cui si prova odio  o amore…aut aut! Io ad esempio la amo: saranno anche i miei ricordi di bambina quando la mia nonna Maria, invece di darci prodotti elaborati o cioccolate varie, per darci qualcosa di dolce ci faceva mettere la mano “a cuppetiello” e ci dava i passolini! <3

E’ usata sia in pasticceria che in varie ricette di cucina, soprattutto agrodolci…io non la amo particolarmente nel salato.

Ma come va usata correttamente? Non tutti sanno che va lavata! Si…fondamentalmente è sporca, pensateci: viene essiccata, conservata, trasportata, imbustata…etc. Spesso, nelle ricette di pasticceria in particolare, trovate l’indicazione: mettere a bagno l’uvetta nel liquore…e qui casca l’asino!!!

Uvetta sporca, liquore sporco! Ed usate entrambi! Ed in più il bagno nel liquore non le ridà morbidezza perchè l’alta gradazione non lo permette.

Il corretto utilizzo è questo:

  • lavare l’uvetta in acqua fredda corrente
  • metterla a bagno in acqua calda per ridarle morbidezza e turgore
  • sciaquare e strizzare
  • mettere a bagno nel liquore per aromatizzarla – a proposito il più adatto è il rum bruno, a mio parere
  • usare sia l’uvetta sia il liquore nell’impasto del dolce, se previsto

…ora lo sapete 🙂 se volete usarla in una ricetta salata provate il tortino di alici a beccafico