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Questa settimana en plein: due ricette entrambe in rosso!

Si, anche questa ricetta prevede l’uso del pomodoro – anche se per me l’ho fatta in bianco e vi assicuro che è altrettanto saporita! –

Si tratta di una sfogliata ripiena di pesce e pomodorini, prima amalgamati ed insaporiti in padella con un ottimo profumo di timo fresco.

Procediamo. Per una teglia piccola, monoporzione vi serviranno:

  • un rotolo di pasta sfoglia
  • 6 pomodorini ciliegia
  • 120 gr di filetti di pesce
  • olio extra vergine q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • timo q.b.
  • un pezzetto di porro
  • 1 uovo (facoltativo)

Dunque: innanzitutto parliamo di questi fantomatici filetti di pesce…vi lascio la scelta ma vi consiglio di utilizzare del pesce dalle carni sode e compatte. Perfetti il cefalo o la salpa o ancora dentice o persico, fate voi.

Tagliate il pesce a tocchetti non troppo grandi dopo aver tolto tutte le lische.

Tagliate anche i pomodorini a metà o in quarti ed il porro a rondelle.

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In una padella con un cucchiaio di olio rosolate il porro quindi aggiungete i pomodori e salate appena.

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Profumate col timo e aggiungete il pesce. Ogni tanto bagnate con un goccio di acqua calda.

Portate a cottura ed intanto foderate la pirofila individuale con la pasta sfoglia.

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Bucherellate bene il fondo e riempite con il composto di pesce, fatto raffreddare prima.

Ricoprite il tutto con altra sfoglia e chiudete bene i bordi aiutandovi se necessario spennellandoli con poca acqua.

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Se volete  una bella doratura croccante, spennellate con l’uovo sbattuto. Quindi forate la superficie per permettere al apore di fuoriscire durante la cottura.

Infornate a 200° fino a doratura.

 

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Iniziamo ricordandoci cos’è il grano arso!

La farina di grano arso è una specialità pugliese (in dialetto gren iars) ottenuta dalla macinazione del grano duro precedentemente tostato; si presenta con una colorazione e un profumo intenso, infatti anche la pasta ottenuta è più scura di quella di farina “normale”.
In passato veniva ottenuta dalla macinazione del grano raccolto dopo la bruciatura delle stoppie, a seguito della mietitura.

Questo grano veniva recuperato e macinato dalle persone che non potevano permettersi la farina ordinaria. (fonte tibiona.it)

Nasce quindi come prodotto povero, di recupero ed ora, invece, costicchia un pò! Rispetto ai prodotti classici il costo è sicuramente più elevato.

Io ho mangiato queste orecchiette in Puglia, a Lecce, durante la manifestazione Niurumaru, tutta dedicata al vino, che si snoda per le vie più belle della città salentina legata da un file rouge di luci rosse, ovviamente. Vi erano anche stands di prodotti locali ed uno in particolare dove acquistare due piatti a scelta, tra cui queste orecchiette con frutti di mare. superbe.

Passiamo oltre e, restando in tema San Valentino, vi do le dosi per due persone:

  • 180\200 gr di orecchiette di grano arso
  • 1\2 fascio di catalogna
  • 1 cefalo grande o due piccoli
  • 12 pomodorini datterini o ciliegino
  • 2 spicchi di aglio
  • timo fresco
  • olio extra vergine di oliva, se pugliese meglio.
  • sale e pepe q.b.

Le orecchiette cuociono in 11\12 minuti buoni, perciò una volta preparati gli ingredienti, come si dice in gergo, “la linea” potrete procedere senza intoppi, mentre cuoce la pasta: il sugo ci mette davvero poco.

Scusate se la chef a domicilio che è in me ogni tanto scappa fuori, ma abituata a fare corsi di cucina mi piace indicarvi anche i tempi e le fasi da seguire: risparmiate tempo per stare con la vostra dolce metà o per dedicarvi ad altro.

Pulite, eviscerate, squamate il cefalo, lavatelo molto bene ed asciugatelo. Quindi ricavate i filetti e divideteli in cubetti.

Lavate i pomodori e tagliateli a metà tenendoli da parte. Pulite gli spicchi di aglio privandoli del germe interno.

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Mettete l’acqua al fuoco. Quando l’acqua arriverà a filo di bollore, cioè vedrete le prime bollicine, iniziate la preparazione del sugo.

In un padellone scaldate 2 cucchiai di olio e fate imbiondire l’aglio. Saltatevi i pomodorini, salate e pepate ed aggiungete un pò di timo fresco.

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Calate le orecchiette e sfumate i pomodorini con poca acqua di cottura della pasta, muovendo la padella in modo da creare una morbida emulsione tra l’olio e l’acqua.

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Passati 9 minuti di cottura delle orecchiette, aggiungete i tocchetti di cefalo al sughino di pomodori e fate saltare. Scolate le orecchiette tenendo un pò di acqua di cottura e saltatele nel sugo. Servite caldo caldo co un pò di timo fresco.

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