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Tagliatelle al caffè

Tagliatelle al caffè! Si, avete letto bene. Niente di strano per alcuni, follia per altri. Io ho trovato questa ricetta su una rivista e mi ha catturata perché mio marito è un estimatore della nera bevanda, era d’obbligo provarla.

Le ho preparate in una fredda sera di dicembre, con un leggero aperitivo a base di succo di melagrana, arancia e spumante e qualche crostino con guacamole. Un dolce leggero a fine cena et voilà! Non la trovate una buona idea per San Valentino, ad esempio?

Un menù #consapienza da rifare seguendo le mie ricette potrebbe comprendere per antipasto una tempura di verdurine accompagnata a delle bollicine italiane ed un dolcino d’autore come il crumble di mele del Maestro Santin…che ne dite?

Potreste anticiparvi il dolce preparando la frolla del crumble anche qualche giorno prima. Conservatela in una scatola di latta, preparate le mele spadellate il giorno prima e riponetele in frigorifero già nelle coppe che porterete in tavola, sigillate con pellicola trasparente. All’ultimo momento aggiungerete la frolla croccante ed un goloso cucchiaio di panna fresca appena montata, senza zucchero magari ma con una spruzzata di cannella. Oppure potete chiamare me 🙂

Per una cenetta per due vi occorreranno:

  • 200 gr di tagliatelle all’uovo
  • 1 tazzina di caffè molto forte – preferite una miscela aromatica, con una prevalenza di arabica rispetto alla robusta.
  • 2 cucchiai di un buon caffè liofilizzato
  • erba cipollina oppure porro
  • 20 gr di burro – o 1 cucchiaio di olio extra vergine leggero
  • 50 ml di panna fresca
  • sale, pepe
  • 1 melagrana piccola – facoltativa

Sgranate la melagrana e tenete i grani da parte.

Per preparare le tagliatelle al caffè, iniziate a portare a bollore abbondante acqua salata e aggiungetevi il caffè liofilizzato già sciolto in una tazza di acqua bollente.

Mettete a lessare le tagliatelle, intanto in un padellone fate sciogliere il burro o scaldate l’olio, aggiungete la panna e mescolate. Incorporate il caffè e fate addensare, aggiustate di sale e pepe e saltatevi le tagliatelle scolate. Se necessario bagnate con poca acqua di cottura. Mescolate bene, mantecate e servitele calde calde con i chicchi di melagrana e l’erba cipollina tagliuzzata,o il porro se non la trovate.

Mousse di cioccolato e panna

Pasqua è sinonimo di colomba ed uovo di cioccolata, pastiera di grano, cassata e taralli dolci, dolci semplici o complessi dal sapore antico e inconfondibile. Visto che il cioccolato impera in tutte le sue forme, io vi propongo questa mousse al cioccolato e panna, un dessert che potrete servire sia a Pasqua sia a Pasquetta, decorato in modo da ricordare la primavera ed i suoi colori, mette allegria solo a guardarlo.

Gli ingredienti che vi occorrono:

Per la mousse – ricetta del Maestro Santin

– 250 gr di cioccolato fondente al 55%

– 200 gr di panna fresca liquida

– 150 gr di panna fresca a semi-montata

– fragoloni

– 150 gr di cioccolato bianco

– colorante alimentare arancio

– biscotti al cioccolato o avanzi di torta di cioccolato

– pasta di zucchero verde facoltativa

Prepariamo la mousse: tritate il cioccolato fondente e ponetelo in una ciotola. Portate ad ebollizione la panna liquida, versate la sul cioccolato tritato e miscelate con una spatola compiendo dei movimenti rotatori dal centro del composto, amalgamando per bene la ganache. Unitevi la panna semi-montata con movimenti decisi ma gentili, dal basso verso l’alto.

Porzionate la mousse di cioccolato in contenitori mono porzione, se userete dei piccoli cocci riproporrete l’idea del vasetto, e mettete in frigo.

Prepariamo la finitura: lavate bene ed asciugare le fragole. Se volete potete tenere il picciolo oppure sostituirlo con delle foglioline in pasta di zucchero.

Sciogliete il cioccolato bianco a bagnomaria, coloratelo di arancio -meglio se il colorante è liposolubile- ed intingetevi le fragole, fatele rassodare in frigo.

Sbriciolate grossolanamente i biscotti o la torta al cioccolato e finite i “vasetti” golosi cospargendo la mousse di cioccolato con le briciole ed un fragolone per parte.

Buon goloso picnic #consapienza!

 

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Per concludere degnamente il pranzo di Pasqua non può mancare un dolce goloso e fresco, che sappia di primavera.

Vi propongo questa crostata di limone, perfetta anche per il picnic di Pasquetta.

La preparazione è un po’ lunga perché bisogna preparare 3 basi -tra cui il famoso lemon curd-  ma non è difficile!

Vi do gli ingredienti per una torta di circa 32 cm di diametro.

Per il lemon curd -cremoso al limone- (Ricetta del Maestro Maurizio Santin)

  • 250 gr di burro
  • 250 gr di zucchero semolato
  • 5 uova
  • 3 limoni

Per la pasta frolla:

  • seguite le indicazioni del mio post cliccando qui

Per la crema pasticcera:

  • seguite le indicazioni che vi do nella ricetta del pasticciotto leccese o la vostra ricetta usuale.

Per decorare :

  • 1 limone
  • zucchero
  • meringhe già pronte

Preparate le frolla e tenetela in frigo a freddare fino all’uso.

Approntate un bagnomaria freddo mettendo in una bacinella di acciaio acqua, ghiaccio e sale (se non avete il ghiaccio andrà bene una tavoletta refrigerante di quelle che si usano nelle borse termiche).

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Preparate il lemon curd mescolando in un tegame le 5 uova precedentemente sbattute assieme allo zucchero ed al burro in pezzetti. Mettete il tutto a fuoco bassissimo e dopo poco unite il succo e la scorza dei 3 limoni, solo la parte gialla.

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Cuocete fino a che la crema si addensi bene, quindi passatela attraverso un colino all’interno di una bacinella di acciaio che porrete nel bagnomaria freddo.

Mescolate il cremoso fino a che sia completamente freddato. Conservate in frigo con pellicola per alimenti a contatto per massimo 3 giorni.

Preparate la crema pasticcera secondo ricetta e procedimento.

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Al momento di preparare la torta, foderate lo stampo con carta forno, almeno sul fondo, dopo averlo imburrato. Stendete la frolla allo spessore di 3 o 4 millimetri e foderatevi lo stampo per bene, schiacciando il bordo interno perché aderisca. Pareggiate i bordi e ricoprite l’interno con carta forno. Riempite la cavità con dei pesi -che siano ceci secchi, fagioli o sfere di ceramica apposite- e cuocete a 180° per 10 minuti “in bianco”.

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Intanto mescolate le due creme. Una volta terminata la prima cottura del guscio, fate freddare per 5 minuti e riempitelo di crema. Infornate per altri 20 minuti almeno, fino a che la crema si sia raddensata bene.

Preparate la finitura: affettate sottilmente il limone, ponete le fette in un pentolino con pari peso di zucchero -basteranno anche solo tre fette- e portate sul fuoco, basso. Fate sciogliere lo zucchero e bollire fino a che siano ben sciroppate e caramellate. Se serve all’inizio potete aggiungere poca acqua o succo di limone.

Sbriciolate le meringhe.

Sfornate la torta e lasciatela freddare nello stampo. trasferitela su un piatto di servizio, decorate con le fettine di limone preparate e i ciottolini di meringa.

Buona Pasqua #conSapienza!

Non perdetevi oggi la mia ricetta sulla rubrica Chef on the road…un suggerimento per Pasquetta!

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Ormai lo sapete: considero il Black Chef Maurizio Santin uno dei miei Maestri…anche se non l’ho mai incontrato di persona. Lo seguo da sempre ed ho avuto modo di scambiare battute e informazioni sul web tra facebook, twitter ed il suo blog\sito e anche stavolta mi ha concesso la possibilità di pubblicare una sua spettacolare ricetta:la mitica torta tenerella!

L’ho presa dal suo libro “Pasticceria: le mie ricette di base” … inutile dire che ve lo consiglio caldamente se volete fare Vera Pasticceria.

Passo ad elencare gli ingredienti:

  • 200 gr di cioccolato amaro al 55%
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 60 gr di farina setacciata
  • 4 uova

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Tritate il cioccolato e mettetelo a sciogliere a bagnomaria insieme al burro, fino alla temperatura di 50° C. Come sempre fate attenzione a che la ciotola che mettete a bagnomaria sia più grande della pentola, tenete la fiamma bassa e non fate entrare acqua nella ciotola: il cioccolato ne risulterebbe gravemente compromesso!

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Quindi separate i tuorli dagli albumi e togliete il composto di cioccolato dal bagnomaria. Unite i tuorli uno per volta al composto di cioccolato mescolando bene o con una frusta o con una spatola in silicone.

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Aggiungete anche la farina setacciata fino ad ottenere un impasto omogeneo.

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In una planetaria, intanto, o con l’aiuto dello sbattitore elettrico, montate gli albumi. Fateli dapprima schiumare quindi aggiungete lo zucchero e montate a neve, ottenendo una bella “meringa” lucida.

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Aggiungeteli delicatamente all’impasto cioccolatoso senza smontarli, quindi col il classico movimento dal basso verso l’alto.

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Versate il composto ottenuto in uno stampo imburrato ed infarinato di massimo 22 cm di diametro e infornate in forno già caldo a 170° per 12-13 minuti…non di più! Il cuore del dolce dovrà restare tenerello!

Uno spettacolo per i sensi, giuro.

Grazie mio Chef Black! <3

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Parto subito “mettendo le mani avanti” e vi dico che questa non è la ricetta classica della torta sbriciolata ricotta e cioccolato! E’ un mio adattamento, secondo i miei gusti e spero vi piaccia.

Per preparare questa torta\crostata vi occorreranno:

  • una dose di pasta frolla
  • una dose di base per crumble
  • 500 gr di ricotta di pecora
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 1\2 baccello di vaniglia o rum scuro o marsala secco o liquore Strega per aromatizzare
  • 150 gr di gocce di cioccolato o cioccolato in scaglie
  • 80 gr di pan di spagna
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo per finitura

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Il giorno prima di preparare il dolce, acquistate la ricotta e mettetela in frigo, in un colino a perdere il liquido in eccesso.

Preparate la pasta frolla seguendo la ricetta che vi ho indicato nel link o la vostra preferita.

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Quindi preparate il crumble: io seguo la ricetta del Maestro Black Maurizio Santin, perchè la adoro! Ho aggiunto questa variante perchè il sapore delle mandorle aggiunge un tocco speciale alla torta.

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Preparate la farcia sbattendo insieme ricotta e zucchero nella planetaria con l’attrezzo foglia oppure a mano: non frullate e non usate le fruste!

Foderate una tortiera di circa 24\26 cm di diametro con la frolla e bucatene in fondo, quindi cospargete con il pan di spagna sbriciolato finemente. Se non ne avete, no panic: il suo scopo è quello di assorbire l’umido in eccesso della farcia perciò potete utilizzare biscotti sbriciolati (ottimo il fondo della biscottiera) o fette biscottate…certo non grissini o crackers ;-P

Aromatizzate la crema a piacere con la vaniglia o con liquore a scelta ed aggiungete il cioccolato.

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Riempite il guscio di frolla, aiutandovi con un sac a poche.

Ricoprite con le briciole di impasto per crumble che  impreziosirà il tutto.

Cuocete in forno statico a 180° fino a colorazione quindi fate brunire solo il fondo per altri 5\8 minuti.

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Spolverate con poco poco zucchero a velo per accentuare le asperità della superficie e servite, non calda, non fredda di frigo, a temperatura ambiente accompagnata da un bicchierino del liquore adoperato nella farcia.

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Buonissimi i baci di dama! Da impazzire! Vi posto la ricetta del Maestro Maurizio Santin e vi invito a farne tantissimi perchè sono irresistibili!!!

Io ho sperimentato la versione black, in onore del black Chef 😉 con cioccolato bianco per farcitura. Voi scegliete la versione che più vi piace.

Gli ingredienti:

  • 90 gr di burro morbido
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 110 gr di farina
  • 1\2 bacca di vaniglia pura
  • 60 gr di farina di mandorle
  • 40 gr di farina di nocciole
  • cioccolato fuso q.b.
  • per la variante al cacao sostituire 10g di farina con pari peso di cacao amaro.

La preparazione è decisamente veloce e semplice, ciò che più vi prenderà tempo sarà il riposo in frigo, necessario.

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In una ciotola raccogliete tutti gli ingredienti ed amalgamate bene impastando. Se preferite potete utilizzare l’impastatrice con l’accessorio a foglia o K.  A mano viene bene comunque e va trattata come una frolla. Se lo fate a mano, vi consiglio di mescolare bene insieme le polveri e poi intriderle bene col burro morbido ed impastare velocemente.

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Quando l’impasto sarà ben omogeneo, stendetelo un pò -col mattarello o anche solo con le mani- in modo che raffreddi prima rispetto alla classica “palla” e chiudetelo in un foglio di pellicola trasparente. Tenetelo in frigo fino a che si rassodi, almeno un paio di ore!

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Quindi preparate delle palline grandi come mezzo gheriglio di noce -io le appiattisco già sulla teglia, ottenendo delle mezze sfere– adagiandole su una teglia ricoperta di carta da forno. A questo punto lo chef passa direttamente alla cottura. Ma Lui, dall’alto della sua “Divinitudine”, conosce bene i tempi di lavorazione e come fare a non scaldare troppo l’impasto, noi siamo esseri umani ;-P

Perciò vi consiglio di mettere la teglia con le mezze sfere in frigo ancora per una ventina di minuti prima di infornare…questo perchè se avete lavorato troppo l’impasto scaldandolo rischiereste di avere dei frollini schiacciati e non delle mezze sfere cicciose.

Quindi: dopo aver freddato ulteriormente le mezze sfere, mettete in forno statico già caldo a 170° fino a colorazione. (circa 10 minuti, 1\4 d’ora)

Terminata la cottura, lasciate freddare i biscotti: fate attenzione ché appena sfornati sono molto friabili e fragili, quindi prima di staccarli dalla teglia fateli freddare un pò.

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Sciogliete il cioccolato, come sempre a bagnomaria, senza farlo venire in contatto con acqua nella maniera più assoluta.

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Appaiate i biscotti a due a due a seconda della grandezza e poi uniteli col cioccolato. Fate rassodare ed accompagnate ad un tè speziato e all’arancia o ad una tisana di frutta, tipo mora e ribes: l’acidulo dolciastro si sposa bene, a mio avviso.

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Ho sperimentato la ricetta anche per farne dei bastoncini da “pucciare” nella fonduta di cioccolato…da provare!!

 

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Non è un Paese esotico ma un acronimo 😉 Si tratta del Salone Internazionale dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione artigianali che si tiene per la 35esima volta in Rimini…ed io non sono lì!

Mi sarebbe piaciuto molto esserci, ma col lavoro che faccio di solito sono proprio i weekend ad essere iper impegnativi per me.

Comunque il post serve a segnalarvelo e, soprattutto se siete in zona, siete ancora in tempo a partecipare, a visitare i numerosissimi stand.

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Presa in prestito dalla bacheca del Maestro Santin du Facebook

Non so se beccherete ancora i miei beniamini: il Maestro Maurizio Santin o il Maestro Luca Montersino, che ha presentato le sue torte salate.

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C’è stato di sicuro il Re del Cioccolato, Maestro Knam ed il Boss delle torte, Buddy Valastro e parte del suo staff che hanno giudicato l’operato di…Valeria Marini(credo abbia partecipato ad una sorta di gara…O_O)

Il pasticciere dell’anno 2012 Maestro Gianluca Fusto ed il re dello zucchero Emmanuele Forcone…e basta così sennò mi deprimo ancor di più!

Vi ho linkato il sito del Sigep, per i biglietti e i siti di alcuni dei Grandi presenti…se non li conoscete e vi va, studiate! 😀

Io torno a sognare … a presto con altre ricette e qualche consiglio da cuoca per chi deve acquistare attrezzature e materiali …