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I primi freddi fanno venire subito voglia di qualcosa di rovente, cotto in forno così da scaldare la casa, saporito e sostanzioso.

Vi propongo questa sorta di pasticcio di patate e salsiccia arricchito coi funghi e pochissimo formaggio…un comfort food quasi da baita ed inverno pieno. Ma una volta ogni tanto ci sta bene.

Procuratevi:

  • 4 salsiccette
  • 300 gr di purea di patate
  • 400 gr di funghi champignon
  • 40 gr di formaggio morbido, tipo taleggio o brie
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 peperoncino
  • 1 noce di burro
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.

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Togliete il budello alle salsiccette e ricavatene solo la carne, sbriciolandola. Tenete da parte ed intanto pulite i funghi dalla terra e “spellateli” quindi affettateli sottilemnte.

Fate imbiondire l’aglio senz’anima ed il peperoncino in un paio di cucchiai di olio, quindi rosolatevi i funghi, salate pochissimo e cuocete per 5 minuti. Quindi aggiungete le salsicce sbriciolate e portate a cottura.

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Unite salsicce e funghi alla purea di patate, insaporite col burro e mescolate bene.

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Mettete il composto in una teglia da forno o in tegliette individuali, aggiungete qualche tocchettino di formaggio (facoltativo) e mettete in forno a gratinare a 200°.

Io ho lasciato un pò di funghi e salsicce da parte e li ho messi in centro decorando poi con prezzemolo tritato finemente.

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Un titolo che è tutto un programma!

Innanzitutto mi sono persa in un libro, non in Tirolo per davvero 🙂 stavo sfogliando il libro con le ricette dell’Hotel Sacher (a proposito: avete visto la ricetta della Torta?) e mi sono lasciata affascinare dalle ricette dei Canederli, in particolare di quelli tirolesi…appunto.

Ma non avevo il Bergstelgerwust (salame affumicato), niente strutto, pancetta neanche l’ombra … e poi -parafrasando Totò- li lascio così, asciutti asciutti? E siccome in cucina bisogna imparare a fare di necessità virtù – tutti, non solo una chef a domicilio – ho improvvisato! E’ per questo che condivido le mie idee “pazze” nate dall’arte di arrangiarsi: per spingervi ad aprire il frigo ed ottimizzare ciò che contiene…si aguzza l’ingegno e si riducono gli sprechi, che non è poco!

Veniamo al dunque: avevo salsiccia sottile (che qui chiamiamo “cervellatina” perchè arrotolata ricorda le volute del cervello) e friarielli, i broccoli napoletani per eccellenza per intenderci.

Se volete ripetere questo incontro nord-sud vi occorreranno:

  • 300 gr di pane raffermo
  • 150 gr di salsiccia
  • 1 scalogno medio
  • 200 ml circa di latte
  • 2 uova
  • farina 00 q.b.
  • sale e pepe nero macinato fresco
  • 1 spicchio di aglio e peperoncino
  • olio extra vergine di oliva q.b.
  • Formaggio semistagionato q.b. (facoltativo)

Il procedimento è abbastanza semplice, un pò come fare le polpette di carne.

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La preparazione più lunga è sicuramente quella delle verdure:  la ricetta tradizionale dei friarielli prevede che la verdura mondata e lavata vada fatta ben scolare. Quindi fare imbiondire l’aglio privato del germe interno ed il peperoncino, quindi unitevi le verdure e coprite con un coperchio per farle ben appassire…cuoceranno un bel pò! Regolate di sale e tritatele al coltello, su un tagliere, non al mixer.

Ovviamente potete utilizzare altre verdure: cime di rapa, broccoli di altro tipo, catalogna, cavolo nero, indivia, radicchio…inventate ed ottimizzate!

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Tagliate il pane raffermo, meglio solo la mollica, in cubetti. Sbattete le uova con sale e pepe, unitevi il latte e versate sul pane facendolo bene impregnare del composto.

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Intanto tritate lo scalogno (potete usare anche una cipolla piccola, bianca) e fatelo dorare in padella con pochissimo olio extra vergine, un cucchiaio scarso, e poca acqua calda. Sbiciolate la salsiccia ed unitela allo scalogno portandola a cottura completa.

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Impastate bene il pane col composto di uova aggiungendo farina all’occorrenza e la salsiccia col fondo di scalogno. L’impasto dovrà essere abbastanza consistente. Fatelo riposare per una decina di minuti.

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Fate delle polpette, più o meno grandi…a vostro gusto. Le mie erano un pò più grandi di una noce, un 4 bocconi.

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Lessate i canederli in acqua bollente salata abbondante e fateli andare a bollore leggero per circa 10 minuti finchè non verranno a galla.

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Scolateli direttamente nella padella dove avete cotto la verdura e saltateli nel fondo, facendoli anche un pò dorare, perchè no.

Servite con le verdure ed una scaglia di formaggio sopra, se vi va.

Fatemi sapere come li avete preparati 😉

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Un nome strambo per un piatto semplice semplice ma gustoso e con una presentazione scenica…utile e dilettevole: ci mettete poco, fate una bella figura ed è economico! Vi servirà un coppapasta di 8 cm di diametro, alto, per la presentazione.
Per la preparazione invece, per le solite 4 persone:

  • 350 gr di riso arborio
  • 500 gr di funghi, anche gli champignon, meglio quelli crema
  • 200 gr di salsiccia sottile senza finocchietto
  • 1 spicchio di aglio
  • 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 1 pezzetto di peperoncino piccante
  • prezzemolo fresco q.b.
  • sale q.b.

 

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Pulite bene i funghi privandoli della terra e della parte “radicale” e se erve della pellicina esterna. Affettateli in maniera regolare e non metteteli in acqua!

 

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Rosolate lo spicchio di aglio privato del germe interno con l’olio, il peperoncino e un paio di gambi di prezzemolo, se li avete.
Saltatevi i funghi senza salarli per un 5\8 minuti, quindi salate a piacere. Togliete aglio, peperoncino e prezzemolo.
Intanto avrete privato la salsiccia del budello e fatta sgrassare in padella senza grassi aggiunti e messo a lessare il riso in acqua bollente salata abbondante, sennò il riso vi viene limaccioso e bleah!

 

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Quando la salsiccia sarà cotta, mescolatevi i funghi e fate insaporire. Quindi scolate il riso al dente tenendo da parte un pò di acqua di cottura e finite di cuocerlo insieme ai funghi e salsiccia. In ciascun piatto formate un “tortino” con l’aiuto del coppapasta.

Decorate a piacere, un filo di olio a crudo e scaglie di un buon formaggio stagionato, se vi va.

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Un primo diverso per queste Feste. Siamo tutti legati alle ricette familiari e si aspetta il pranzo di Natale, quello di Capodanno etc per gustare quel piatto che viene preparato una volta all’anno. Giustissimo! Le mie proposte sono alternative, se volete, o spunti per una serata “di mezzo” con gli amici, una cena importante ma non di quelle ufficiali…anche se cambiare un pò e aggiungere una ricetta alle tradizioni di famiglia non è un’idea malvagia 😉

Intanto vi propongo questo primo piatto – che considereremo tale solo perchè siamo in un periodo di cene pantagrueliche e lo serviremo in monoporzioni, altrimenti va considerato ed è un piatto unico! – morbido e credmoso ma anche sapido e sfizioso.

Per 4 persone vi serviranno:

– 250 gr di semola di grano duro

– 100 gr di burro

– 1 l di latte intero

– 2 tuorli

– sale e e pepe q.b.

– 1 cespo di catalogna

– peperoncino q.b.

– uno spicchio di aglio

– 2 cucchiai di olio evo

– 350 gr di salsiccia di maiale sottile e senza finocchietto

– 300 gr di stracchino

– 1 tazzina di latte

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Pulite la catalogna e lavatela bene, sfogliatela e tenete da parte.

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In un pentolino alto portate a bollore il latte con sale, pepe e burro, quindi versatevi a pioggia la semola mescolando con delle fruste per evitare la formazione di grumi. Quando il composto si sarà rappreso mettetelo in una ciotola a raffreddare schiacciando il composto lungo le pareti…aiuta. Una volta freddo aggiungete i due tuorli e stendete il composto in una teglia imburrata e fate addensare completamente.

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In una terrina mescolate la salsiccia spellata e sbriciolata e 250 gr di stracchino.

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Coppate l’impasto di semola e tenetelo nel coppapasta, che sia alto e di 8 cm di diametro. Formate una sorta di lasagnetta alternando dischi di semolino al composto di salsiccia.

Infornate a 200° per circa 30 minuti.

Potete fare anche un unico sformato e servirlo a fette o copparlo successivamente.

Intanto che lo sformato è nel forno, ponete l’olio in una padella e fatevi imbiondire l’aglio assieme al peperoncino. Quindi togliete gli eromi e saltate la catalogna.

Servite lo sformatino con una fondutina ottenuta sciogliendo lo stracchino rimasto (50 gr)  nel latte e la catalogna a sormontarlo.

Un buon vino anche delle bollicine…perfetto!