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Innanzitutto occorre che ci ricordiamo cosa sia la fregola! Si tratta di un tipo di pasta di semola ottenuta “fregando”, sfregando, la semola con acqua all’interno di un catino di coccio. Da questa lunga operazione si ottengono delle palline dai 2 ai 6 mm, quindi di grandezza irregolare, che poi vanno tostate in forno. Ricorda un pò un cous cous di dimensioni maggiori.

Io l’ho preparata a mano: per 40 persone ci vuole un bel pò di tempo, per una piccola tavolata i tempi sono accettabili. Ovviamente la si trova già pronta in commercio, come la pasta “classica” nel banco apposito.

La ricetta tipica è con sugo di pomodoro e vongole, io ve la propongo con ortaggi e salmone al profumo di finocchio.

Per 2 persone:

  • 160 gr di fregola (oppure semola di grano duro e acqua con un pizzico di sale)
  • 2 zucchine
  • 1\2 peperone rosso
  • 1\2 peperone giallo
  • 1 piccola melanzana
  • 1 cucchiaio di semi di finocchio
  • 120 gr di salmone fresco
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • brodo vegetale bollente o acqua q.b. circa 1\2 litro – 600 ml

Preparate la fregola ponendo la semola in una ciotola grande. Lasciate cadere sulla semola delle gocce di acqua salata e contemporaneamente sfregate la semola con una mano contro le pareti della ciotola ottenendo delle palline, delle briciole. A mano a mano che si formano le briciole setacciate la semola e mettetele da parte, su un vassoio di cartone.

Quindi tostatele in forno a 200° fino a doratura e conservatele in un barattolo a chiusura ermetica, eventualmente con una o due foglie di alloro all’interno.

Fatta -o acquistata la pasta- riscaldate due cucchiai di olio extra vergine in una pentola con i semi di finocchio senza farli friggere.

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Quindi risottate la fregola facendola prima tostate nell’olio ed aggiungendo a mano a mano brodo o acqua bollente. Vi ho dato delle dosi ma procuratevene sempre un pò in più perchè la fregola potrebbe avere dimensioni diverse dalle mie ed assorbire più liquido.

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Intanto pulite e affettate le verdure -io le riduco in cubetti ed utilizzo solo la parte verde delle zucchine, la parte bianca finisce nel brodo- e saltatele a fuoco vivo con olio evo ed aglio privato del germe interno.

Cuocete anche il salmone in padella antiaderente senza grassi.

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Continuate a risottare la fregola col brodo caldo e portate a cottura, 2 minuti prima di toglierla aggiungete le verdure ed il pesce ed amalgamate.

Servite caldo caldo, in terrazza, di sera, al mare ;-D Magari…

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A gentile richiesta un secondo di pesce alternativo, velocissimo nella preparazione ma che si presta anche a presentazioni più o meno scenografiche.

Di solito il salmone è principe nella tavola di Natale in forma affumicata, io ve lo presento come filetto di pesce fresco da preparare al momento e accompagnare ad una buona salsa di yogurt e perchè no, cipolle rosse caramellate.

Prediligete il taglio caudale e se possibile fatevi dividere i filetti dal pescivendolo altrimenti, muniti di un coltello molto sottile ed affilato adatto a pulire il pesce, incidete lungo la spina dorsale del filetto e seguitela a mo’ di guida per separare i filetti.

Per quattro persone vi occorreranno:

  • 600g di salmone
  • semi di papavero q.b. (orientativamente 20g)
  • 1 cucchiaino di olio extravergine
  • sale rosa dell’himalaya q.b.
  • zenzero fresco.

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Una volta separati i filetti, mutevi di una padella antiaderente (assicuratevi che non attacchi), ungetela con un cucchiaino d’olio, non di più perché il salmone è già pieno di grassi anche se grassi ‘buoni’. Portatela a temperatura abbastanza elevata e scottate i filetti spellati per tre minuti da un lato e due minuti dall’altro per farli rimanere rosa all’interno. Cospargeteli di succo di zenzero fresco e sale rosa dell’himalaya, quindi depositateli sul vassoio, copriteli con i semi di papavero. Potete servirli accompagnando i filetti con yogurt fresco e cipolle rosse di tropea.

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Se volete una resa scenica migliore potete presentarli come nella foto di sfondo della pagina dedicata alla cucina a domicilio cioé diviso in cubetto e servito come se fosse una scacchiera con ciuffeetti di insalata ‘lollo’.

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Quante volte vi è capitato di vedere abbinati pesce e salumi?

Io credo che, in alcuni casi, come in questo, sia un ottimo binomio. Si tratta di involtini, delle sorte di bastocini, di salmone fresco ammantati di  prosciutto crudo e profumati con semi di finocchio.

Procediamo:

  • 300 gr di salmone fresco
  •  150 gr di prosciutto crudo dolce e magro in fette sottili
  •  olio evo
  •  semi di finocchio
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Acquistate dell’ottimo salmone fresco, possibilmente proprio il pezzo finale, la parte della “coda”, dividetelo in due parti e togliete la lisca  centrale e la pelle (magari, se siete fortunate, lo farà il pescivendolo per voi).

Togliete tutte le lische con l’aiuto delle pinzette, lavatelo bene ed asciugatelo.
Dividetelo in bastoncini di 1\2 cm di lato, o in cubetti se preferite. Ma i bastoncini vi aiuteranno ad ottenere una cottura omogenea.

Dividete le fette di prosciutto in due o tre parti a seconda della grandezza dei bastoncini di salmone, ovviamente private del grasso in eccesso…ma se ne rimane un pochino non è un dramma, anche perchè useremo pochissimo olio.
Avvolgete i bastoncini nel prosciutto e tenete da parte.

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Riscaldate un cucchiaio di olio in padella antiaderente con una manciatina di semi di finocchio, fate infondere l’olio del loro profumo, quindi rosolate velocemente i bastocini: 1 minuto dal primo lato, 30\40 secondi per l’altro lato…voilà!

Cospargete con semi di finocchio, accompagnate ad una puree di patate e ad un’insalatona fresca, magari di insalatine “amare” come scarola, indivia, cicoria.