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Tradizione e gusto, il connubio perfetto in questa ricetta: la pizza di scarola napoletana è uno dei must della cucina partenopea, amata e proposta un pò dovunque. Perfetta per una scampagnata, una cena sfiziosa con gli amici…una birra, un buon film, buona compagnia…che volete di più!?? ah, si! la ricetta…giusto:

  • pasta di pizza q.b.
  • 1 kg di scarola
  • olio evo buono q.b.
  • 100 gr di alici sott’olio
  • 200 gr di olive nere di Gaeta denocciolate
  • pinoli tostati q.b.
  • 50 gr di capperi ben dissalati
  • 2 spicchi di aglio privati di anima e camicia

Preparate la pasta della pizza -io ho aggiunto anche una percentuale, circa il 25% di farina integrale- e lasciatela lievitare bene bene.

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Preparate il ripieno di scarola tagliando la verdura a tocchetti, lavandola molto bene e lasciandola asciugare.

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Quindi in un padellone molto capace fate scaldare 2\3 cucchiai abbondanti di olio evo e infondetevi gli spicchi di aglio sciogliendovi contemporaneamente le alici.

Quando sarà tutto ben rosolato ed insaporito, togliete l’aglio ed aggiungete la verdura, mescolate, salate e coprite con un coperchio. Fate appassire ed aggiungete i capperi ben dissalati e tritati piccini piccini, pepe ed olive nere snocciolate e tagliate a pezzetti.

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Ungete molto bene con olio evo una teglia da forno a bordi alti e stendevi 3\4 della pasta ormai lievitata. Aiutatevi con le dita a farla aderire bene ai bordi.

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Sistematevi all’interno il ripieno strizzato del liquido in eccesso ed anche i pinoli tostati e ricoprite con la pasta rimanente, stesa bene bene. Bucherellate la superficie ed ungetela di olio.

Cuocete in forno statico -o modalità pizza- a 180° fino a che sia bella croccante.

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Si tratta di una pizza dolce! Si! Devo essere sincera: odio la pizza dolce, cioè quando in pizzeria trovo pizza con la nutella proprio non mi piace…ma questa è nata così!! E mi piace, è molto fresca e dolce al punto giusto…ne vale la pena. E poi è una ricetta della tradizione toscana, quindi non va persa!
E’ molto semplice, se sapete fare la pizza!
Vi serviranno:

  • pasta di pizza
  • 500 gr di uva
  • 4 cucchiai di zucchero

 

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Preparate la pasta della pizza e fatela lievitare bene, come sapete il metodo migliore per creare una sorta di camera di lievitazione, è mettere la pasta in una ciotola coperta da un canovaccio pulitissimo nel forno spento ma con la luce accesa. Dimenticatevela per 3\4 ore almeno.
Intanto vi sarete procurati dell’uva fresca freschissima – ci vorrebbe l’uva fragola – bella soda. Staccate tutti gli acini, divideteli a metà e togliete i vinaccioli, i semi. Io ho utilizzato la Red Globe, molto soda.

 

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Una volta che la pasta sia ben lievitata, pennellate di olio una teglia e stendetevi la pasta con le dita. Fatela lievitare un altro pochino poi affondate gli acini nella pasta a pancia in su, con la parte tagliata dentro la pasta. Disponeteli a raggiera e spolverateli con lo zucchero semolato.
In forno lo zucchero caramellerà, l’uva cederà un pò di succo…una delizia!!!
Infornate in forno statico a 180° fino a che la pasta sia cotta e lo zucchero dorato.

Iniziamo la kermesse delle ricette e dei consigli per le Feste imminenti con un antipastino, finger food, veloce da preparare e sfizioso.

Da servire a tavola o offrire al buffet come aperitivo da sbocconcellare in soggiorno prima di sedersi a tavola. Ottimo accompagnato a delle ottime bollicine, italiane ovviamente!

Ingredienti:

  • 200 gr di Pasta di pizza
  • 200 gr di Prosciutto crudo dolce e magro
  • 350 gr di Ricotta di mucca
  • Sale e pepe q.b.
  • Menta q.b.
  • 3\4 fette di Melone

Preparate della pasta di pizza e fatela ben lievitare, quindi stendetela per bene e ricavatene dei dischetti alti 2\3 mm. Fateli cuocere in forno dopo averli bucherellati con i rebbi di una forchetta.

Preparate  la crema di ricotta lavorando il latticino con sale pepe e menta.

Affettate il melone e ricavatene dei bastoncini che avvolgerete nel prosciutto crudo.

Guarnite le schiacciatine con la crema di ricotta aiutandovi con una sac a poche e adagiatevi sopra l’involtino di prosciutto e melone.

Seguitemi questa settimana perchè ne vedrete delle belle!!! … questa era solo una amuse buche…

Vacanze in Salento – 5 giorni meravigliosi – con lu sole, lu mare e lu ientu!!
Come non farvi un resoconto culinario? Non posso esimermi!!
Lasciando da parte le ricette più impegnative di primi, secondi, pesce freschissimo e profumato, ciceri e tria(pasta e ceci), varie ed eventuali, oggi vi racconterò di una ricchezza della nostra terra: il vero street food è nato qui! In Italia! Ne ho già parlato e ne sono straconvinta.
E , quindi, oggi Puccia Salentina, leccese in questo caso. 
La potrete trovare in tutto il Salento e, con qualche mini variante, anche nella zona di Matera.
In effetti, volendo minimizzare, la puccia altro non è che un saltimbocca di pasta pizza, cotta in forno – meglio se a legna – e farcita fredda.
In realtà è uno spettacolo!!! Io l’ho mangiata all’Angolino di Via Matteotti, a Lecce…dopo tanta, tanta fila, io e mio marito ci siamo “arricreati”!!!
Lo si potrebbe chiamare anche italian fast food…ma tanto fast non è! Non solo per la coda, ma soprattutto per i gesti lenti, misurati, amorevoli con cui viene preparata…quasi un rito antico, da ripetere all’infinito.
La cosa si svolge così: non c’è un menu ma un banco pieno di ciotole di ceramica colme di delizie … peperoni sott’olio e sott’aceto, tonno sott’olio, rondelle di olive verdi in salamoia, melanzane e zucchine arrostite, cime di rape ripassate, insalata russa, pomodori secchi, funghi trifolati e funghi misti sott’olio, prosciutto cotto, mozzarella fresca e forse dimentico qualcosa…
Aspettando aspettando abbiamo assistito a richieste di farcitura più o meno condivisibili: pareva che il mood della puccia fosse “mettici dentro di tutto e prova a non scoppiare”!!! 
Ho sentito ordini raccapriccianti – tipo cime di rape, funghi, pomodori secchi e … insalata russa!!!! Nun se po’!! E non si è fatto…il “pucciaro” si è opposto all’obbrobbrio 😀
Insomma, scovata una ricetta ve la posto…è come fare la pizza, stesso amore, stessa cura…enjoy!
Ingredienti:
– 1 kg di farina di grano tenero
– 500 ml di acqua tiepida
– 1 cubetto di lievito di birra fresco
– 40 ml di olio
– 12 gr di sale
Sciolto il lievito in metà acqua – io aggiungerei un pizzichino di zucchero per aiutare la fermentazione dei lieviti – impastate con la farina aggiungendo l’olio e la restante acqua in cui avrete sciolto il sale: sale e lievito non devono mai incontrarsi direttamente!
La pasta va lavorata a lungo, quindi lasciata a lievitare per un paio di ore, come sempre nel forno con la luce accesa o nel microonde, coperta con un canovaccio pulitissimo.
Quando sarà lievitata, dividetela in palline da 200 gr circa – o più piccole, se preferite –  e fatele lievitare ancora.
Quindi, schiacciatele bene ben, magari con le mani, e cuocetele per circa 15′ a 220° … sfornatele ben cotte  e croccanti, fatele freddare un pò e farcitele a piacere. 
Io ho preferito mozzarella, tonno, zucchine e olive – per mio marito aggiunta di pomodori secchi 😉 
enjoy!
P.S. … dimenticavo qualcosa: la nutella! La preparano anche così, nella scia di questa voglia di unire dolce e salato a tutti i costi, pizza e puccia dolci…si è capito che non condivido, ma vi do una dritta, presa direttamente dall’Angolino: cuocete la puccia, non completamente, quindi apritela, farcitela con la nutella e finite di cuocerla! 1 per 4 persone… Loro fanno così 🙂





No, non vi sto invitando ad uscire 😉 ma a farvi una fragrante pizza in casa … 



Nessuna ordinazione, solo:

  • 500 gr di farina 00
  • 12 gr di lievito di birra – mezzo cubetto
  • 25 gr sale
  • mezzo bicchiere d’olio evo
  • acqua quanto basta – 300\400 ml circa –
  • 1\2 cucchiaino di zucchero
 
 
Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida assieme allo zucchero.
In una terrina capiente mescolate la farina e l’olio ed aggiungete a poco a poco il lievito e l’acqua mentre impastate.
 
Aggiungete anche il sale ma lontano dal lievito altrimenti sarete rei di “lieviticidio” … risultato: niente lievitazione!
 
 
Trasferite il tutto sulla spianatoia ed impastate energicamente  fino ad ottenere un impasto molto liscio ed elastico…dovrete lavorare per circa 15\20 minuti. In alternativa utilizzate una macchina impastatrice con il gancio.
Rimettete tutto nella terrina, coprite con un panno da cucina e lasciate lievitare in un luogo riparato (anche l’interno del microonde o del forno con la sola luce accesa).
 
Quando la pasta avrà  raddoppiato il suo volume – anche triplicato – riprendetela e stendetela -anche solo con l’aiuto delle mani per non sgonfiarla-  in una teglia unta con un filo d’olio e farcitela a piacere.
 
Infornate a 180°\200° in forno statico o, se avete la funzione pizza, meglio ancora.
 
Io non mangio pomodoro, perciò quella in foto è farcita con patate lesse ma non troppo, mozzarella e un trito di rosmarino.
A questa base potete aggiungere del tonno o delle cipolle caramellate in precedenza.
Oppure fare la classica margherita con pomodoro mozzarella e basilico – una bufala doc – una marinara con acciughe o senza – una capricciosa – quattro stagioni – quattro formaggi – 
pizzaaaaaaaaa!!! Fatevi sotto 😉