Il mio primo incontro con questi biscotti è avvenuto poco più di un anno fa nella gelateria Grom di Roma … amore a primo morso!
Si tratta di un biscotto frollino tradizionale piemontese che però non è menzionato nell’unico ricettario di cucina piemontese che ho.
Perciò l’ho cercato online per poterlo produrre ed ho trovato la ricetta del Maestro Montersino – piemontese doc – che vi ripropongo.
Li prepariamo insieme?
Vi occorreranno:
- 200 gr di farina 00
- 200 gr di farina di mais fioretto
- 200 gr di burro
- 200 gr di maltitolo (sostituite con 150 gr di zucchero semolato)
- 25 gr di tuorli – circa uno –
- 60 gr di uova intere – 1 uovo grande
- 3,75 gr di lievito – la punta di un cucchiaino
- 1 baccello di vaniglia
- 1 gr di sale
Lasciate il burro a temperatura ambiente finchè si ammorbidisca e sbattetelo a crema con lo zucchero usando le fruste – o se avete una planetaria, usate l’utensile a foglia o k.
Unite le uova ed i tuorli – pesare è sempre meglio, altrimenti regolatevi come vi ho indicato – unite anche la vaniglia o, in mancanza, scorza di arancia (come ho fatto io) o scorza di limone…vanillina MAI!
Quindi unite le farine con il lievito e impastate bene. Io ho utilizzato una parte di farina bramata per polenta, che da al tutto una consistenza ancora più rustica.
Lasciate riposare in frigo per 2 ore almeno. Io vi consiglio di formare un panetto rettangolare e basso: raffredda prima della classica palla e vi agevola nello stenderlo dopo.
Stendete il panetto allo spessore di 1\2 cm e coppate le forme che più vi piacciono: le classiche paste di meliga sono a forma di ciambella.
Non vi consiglio di usare la sac a poche perchè è molto stancante data la consistenza dell’impasto…ma potete provare.
Infornate a 180°, forno ovviamente statico, fino a doratura.
Se proprio proprio volete esagerare, servitele con uno zabaione caldo al passito o al marsala. Felicità!