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Questa velocissima saporita preparazione l’ho imparata dalla mia zietta più piccola, palermitana, simpaticissima e bravissima cuoca, Zia Graziella.

Se amate le melanzane vi rapirà! Non sono proprio di stagione, mi anticipo un pò in modo che possiate apprezzarle al meglio tra  qualche mese – da luglio in poi le troverete in tutto il loro splendore – adesso trovate quelle provenienti dalla Sicilia…decidete voi.

Io uso di solito le melanzane viola chiaro, grandi e polpose, siciliane. Sono perfette perché hanno la polpa compatta, difficilmente piene di semi e bianca bianca bianca.

Procuratevi:

  • 2 melanzane viola piccole o 1 grande
  • olio extra vergine q.b.
  • pangrattato (fatto da voi, meglio) q.b.
  • origano secco q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • parmigiano grattugiato (facoltativo)

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Preparate la panatura mescolando il pangrattato con origano, sale, pepe e parmigiano se vi va.

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Tagliate le melanzane ben lavate e spuntate in fette spesse massimo 1\2 cm. Con l’aiuto di un pennello, spennellatele con olio extra vergine: non le passate nell’olio come fareste con la carne nelle uova…le melanzane assorbono come spugne! Usate il pennello o le dita se non avete un pennello: prenderete due piccioni con una fava: melanzane condite e mani idratate ;-P

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Una volta oleata ciascuna fetta pressatela nella panatura da entrambi i lati e ponete tutte le fette, vicine, su una teglia da forno, se volete coperta con carta forno. Ma non è una ricetta che sporca tanto 🙂

Cospargete le fette con qualche altra goccia di olio ed infornate a 180\200 gradi per 10 minuti o un quarto d’ora. Pungete le melanzane con una forchetta per valutarne la cottura: resteranno morbide e cremose dentro, croccanti e profumate fuori.

Potete anticiparvi la fase della panatura e queste melanzane al forno tanto saporite e veloci vi daranno la possibilità di dedicarvi ad un secondo in padella intanto che loro cuociono in forno.

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Tipica, tipicissima ricetta siciliana dalla storia antica: si narra sia stata sperimentata da un argentiere palermitano che, in ristrettezze economiche, non potendosi permettere carne o selvaggina, cucinò del caciocavallo ispirandosi alle ricette sul coniglio…ed il profumo riempì la strada facendo credere ai passanti che ci fosse buona carne al fuoco 😉

Io vi ripropongo la ricetta tradizionale del cacio all’argentiera, ovviamente, anche se in mancanza dell’ottimo ragusano, ho utilizzato un caciocavallo affumicato. Per 4 persone, procuratevi:

– 500 gr di caciocavallo ragusano

– 2 spicchi di aglio

– 3 cucchiai di aceto bianco

– 1\2 bicchiere di olio evo

– origano

– pepe

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Tagliate il formaggio in fette spesse circa 1\2 cm.

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Private l’aglio dell’anima interna (serve a renderlo più digeribile) e fatelo imbiondire in padella con l’olio -a me 1\2 bicchiere pare troppo…fate voi!- quindi eliminatelo ed aggiungete le fette di formaggio.

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Appena saranno ammorbidite -ci vuole davvero poco- sfumate con l’aceto,cospargete con buon origano,  pepate,  fate evaporare e servite caldo e filante.

Ha un sapore molto forte e deciso…per palati robusti e buone forchette!