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Estate, caldo, voglia di dolce, di un dessert ma il solo pensiero di accendere il forno vi blocca…e la voglia di dolce  resta: cheesecake! Al bicchiere, di albicocche e cioccolato #consapienza.

Cheesecake al bicchiere, albicocche e cioccolato

Vi assicuro che dopo aver provato questa versione di cheesecake, la rifarete in mille varianti! E’ velocissimo, quasi light e goloso #consapienza. Ve l’ho anticipata sulla mia pagina facebook ed oggi entriamo nel dettaglio.

Per due persone vi serviranno:

  • 8/10 biscotti al cioccolato
  • 5 albicocche fresche, dolci e mature
  • 175 g di formaggio spalmabile – io ho usato il Philadelphia con yogurt alla greca
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 1 bacca di vaniglia o estratto
  • 2 quadretti di cioccolato fondente all’85% ed una albicocca per guarnire
  • …2 bicchieri!

albicocche e cioccolato

Mescolate il formaggio e lo zucchero a velo. Metteteli in un sac a poche per praticità ma potete usare tranquillamente un cucchiaio.

Frullate le albicocche private del nocciolo con un po’ di vaniglia, usate il frullatore ad immersione o il bicchiere e rendetele cremose senza pezzetti.

Sbriciolate i biscotti, a mano o col frullatore rendendoli omogenei.

Procediamo a comporre la cheesecake: nei bicchieri scelti depositate metà polvere di biscotti per ciascun bicchiere, schiacciatela all’interno con un cucchiaio o con la base di un bicchierino piccolo fino ad ottenere uno strato compatto e preciso.

Coprite con uno strato di crema di formaggio, livellate bene e finite con la purea di albicocche.

Servite con un quadretto di cioccolato per parte e con petali di albicocca.

Potete, come vi ho detto, sperimentare infinite varianti. Qualche idea #consapienza:

  • digestives e kiwi
  • Frollini di grano saraceno e zucchero di canna e fragole
  • biscotti integrali, yogurt al pistacchio e lamponi
  • provate ad aggiungere la frutta a pezzetti invece che in purea: biscotti di farina di riso, crema di yogurt greco e miele e more, ad esempio.
  • potete usare dei biscotti avanzati, per esempio i frollini al caramello del maestro Montersino  con le pesche
  • Variate aggiungendo semi o frutta secca … sbizzarritevi e mandatemi le foto delle vostre realizzazioni!

terrina_zucchine_cotto

Un antipasto sfizioso e light per il pranzo di Pasqua: ci ispiriamo ad una ricetta dello Chef Montersino e facciamo questa Terrina di zucchine e prosciutto cotto.

Se disponete di un food processor affettatutto ci vorranno pochi minuti! Garantito!

Ingredienti:

  • 250 gr di zucchine
  • 1 uovo grande
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • 50 gr di pane grattugiato
  • 75 gr di panna fresca o latte intero
  • 100 gr di prosciutto cotto
  • menta fresca q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • 50 gr di parmigiano e 3 cucchiai di latte per la salsa
  • burro e pane grattugiato per lo stampo

Innanzitutto procuratevi lo stampo -io ne uso uno da plum cake di 40 cm per 10- imburratelo e ricopritelo di pane grattugiato.

Affettate le zucchine alla julienne, sottili sottili, potete anche grattugiarle con la grattugia a fori grossi. Strizzatele un po’ tra le mani e mettetele in una terrina con l’uovo, il parmigiano grattugiato, il pane grattugiato, sale, pepe e menta tritata e la panna fresca o il latte. Mescolate molto bene e ponete metà dell’impasto sul fondo dello stampo, coprite con le fette di prosciutto cotto lasciandole all’interno dei bordi, quindi terminate con l’altra metà di impasto.

Coprite con altro pane grattugiato e infornate a 170° per circa 40\50 minuti.

Fate la prova stecchino…dovrà uscire senza residui anche se la terrina resterà comunque bella umida all’interno.

Fate freddare, ma servitela tiepida con una fondutina veloce ottenuta sciogliendo al fuoco il parmigiano con il latte.

Perdonatemi: stavolta non ho le foto del procedimento…

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Il mio primo incontro con questi biscotti è avvenuto poco più di un anno fa nella gelateria Grom di Roma … amore a primo morso!

Si tratta di un biscotto frollino tradizionale piemontese che però non è menzionato nell’unico ricettario di cucina piemontese che ho.

Perciò l’ho cercato online per poterlo produrre ed ho trovato la ricetta del Maestro Montersino – piemontese doc – che vi ripropongo.

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Li prepariamo insieme?

Vi occorreranno:

  • 200 gr di farina 00
  • 200 gr di farina di mais fioretto
  • 200 gr di burro
  • 200 gr di maltitolo (sostituite con 150 gr di zucchero semolato)
  • 25 gr di tuorli – circa uno –
  • 60 gr di uova intere – 1 uovo grande
  • 3,75 gr di lievito – la punta di un cucchiaino
  • 1 baccello di vaniglia
  • 1 gr di sale

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Lasciate il burro a temperatura ambiente finchè si ammorbidisca e sbattetelo a crema con lo zucchero usando le fruste – o se avete una planetaria, usate l’utensile a foglia o k.

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Unite le uova ed i tuorli – pesare è sempre meglio, altrimenti regolatevi come vi ho indicato – unite anche la vaniglia o, in mancanza, scorza di arancia (come ho fatto io) o scorza di limone…vanillina MAI!

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Quindi unite le farine con il lievito e impastate bene. Io ho utilizzato una parte di farina bramata per polenta, che da al tutto una consistenza ancora più rustica.

Lasciate riposare in frigo per 2 ore almeno. Io vi consiglio di formare un panetto rettangolare e basso: raffredda prima della classica palla e vi agevola nello stenderlo dopo.

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Stendete il panetto allo spessore di 1\2 cm e coppate le forme che più vi piacciono: le classiche paste di meliga sono a forma di ciambella.

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Non vi consiglio di usare la sac a poche perchè è molto stancante data la consistenza dell’impasto…ma potete provare.

Infornate a 180°, forno ovviamente statico, fino a doratura.

Se proprio proprio volete esagerare, servitele con uno zabaione caldo al passito o al marsala. Felicità!

 

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Non è un Paese esotico ma un acronimo 😉 Si tratta del Salone Internazionale dedicato a gelateria, pasticceria e panificazione artigianali che si tiene per la 35esima volta in Rimini…ed io non sono lì!

Mi sarebbe piaciuto molto esserci, ma col lavoro che faccio di solito sono proprio i weekend ad essere iper impegnativi per me.

Comunque il post serve a segnalarvelo e, soprattutto se siete in zona, siete ancora in tempo a partecipare, a visitare i numerosissimi stand.

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Presa in prestito dalla bacheca del Maestro Santin du Facebook

Non so se beccherete ancora i miei beniamini: il Maestro Maurizio Santin o il Maestro Luca Montersino, che ha presentato le sue torte salate.

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C’è stato di sicuro il Re del Cioccolato, Maestro Knam ed il Boss delle torte, Buddy Valastro e parte del suo staff che hanno giudicato l’operato di…Valeria Marini(credo abbia partecipato ad una sorta di gara…O_O)

Il pasticciere dell’anno 2012 Maestro Gianluca Fusto ed il re dello zucchero Emmanuele Forcone…e basta così sennò mi deprimo ancor di più!

Vi ho linkato il sito del Sigep, per i biglietti e i siti di alcuni dei Grandi presenti…se non li conoscete e vi va, studiate! 😀

Io torno a sognare … a presto con altre ricette e qualche consiglio da cuoca per chi deve acquistare attrezzature e materiali …

Lo sapete che ho un debole per la pasticceria e sono anni e anni che seguo i “nostri” grandi maestri pasticceri italiani.
Vi ho già postato il Crumble di mele verdi del Maestro Black Maurizio Santin ed ora vi spiego come fare questi frollini che sono uno spettacolo, i preferiti della mia cara amica Lucia e di un altro, noto, amico – Fabio Brescia … te li rifaccio presto, giurin giurello – ma anche io li adoro.
Non sono semplicissimi come una normale frolla perchè c’è di mezzo il caramello! Se lo sapete fare, tanto meglio, sennò vi dovrete cimentare nella missione “sciogliere lo zucchero senza bruciarlo”!
Gli ingredienti per circa 70\80 frollini:
– 180 gr di zucchero di canna
– 50 gr di panna fresca (non vegetale!)
– 350 gr di burro
– 550 gr di farina 00

Facciamo il caramello. Non tutti hanno il tipico pentolino di rame, perciò io consiglio di utilizzare una padellina antiaderente e procedere così: scaldare il padellino a fuoco medio e spargere uno o due cucchiai di zucchero sul fondo. Aspettate che lo zucchero inizi a fondere, quindi spargetevi sopra altri due cucchiai di zucchero SENZA MAI MESCOLARE se non quando lo zucchero sia sciolto e, tra parentesi, mescolare non serve ma, anzi, favorisce la formazione di grumi durissimi quasi impossibili da sciogliere. Resistete alla tentazione di mescolare, quindi!
Continuate in questo modo finchè lo zucchero sia tutto sciolto.

Intanto scaldate un pò la panna senza farla bollire e, quando avrete ottenuto un bel caramello fluido, decuocete con la panna calda versandola tutta insieme.
ATTENZIONE! A contatto col caramello rovente, la panna bollirà immediatamente e si solleverà molto vapore, caldissimo: attenti alle mani, dunque!
Aspettate tre quattro secondi che si dissolva il vapore e mescolate molto bene panna e caramello.

Quindi con una frustina aggiungete il burro in fiocchetti facendolo assorbire perfettamente.
Fate freddare un pò ed aggiungete la farina, amalgamate e ponete in frigo per almeno mezz’ora, un’ora.
Formate dei rotolini, rigirateli nello zucchero di canna, se vi va, e tagliateli in fette spesse 1\2 cm.
Cuocete su una teglia rivestita con carta forno a 180° per 12-13 minuti
Un buon tè e…
Enjoy!