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Periodo di susine goccia d’oro ed io vi propongo questa crostata di prugne che è uno spettacolo!

crostata di prugne

E’ da pochi anni che apprezzo le torte alla frutta, prima se non c’era il cioccolato, se non erano dolci da forno o crostate con marmellata o confettura non mi attiravano. I dolci con la frutta come protagonista, come questa crostata di prugne goccia d’oro, sono piacevoli, sia al mattino a colazione, sia all’ora del the ma anche dopocena magari con un liquorino leggero o una cucchiaiata di gelato, dove serve -vedi con la torta di mele!

Se seguite la mia pagina Facebook  da un po’, la avrete vista tra le foto che ho già pubblicato perché è una ricetta che ho sperimentato…forse un annetto fa o di più…era nel cassetto ed ora, ispirata da una amica e dal suo raccolto di susine, l’ho ricordata ed eccoci qui. Grazie Cristina 😉

Passiamo a pasticciare, vi indico gli ingredienti:

Preparate la frolla secondo la vostra ricetta abituale oppure seguite questa: pasta frolla 

Per la crema frangipane vi occorreranno:

  • 150 g di farina di mandorle
  • 2 uova
  • 120 g di burro
  • 120 g di zucchero

Poi vi occorreranno

  • 8/10 susine goccia d’oro
  • mandorle in lamelle o a filetti

Preparate la pasta frolla -questa dose vi basterà per una tortiera di 24/26cm di diametro. Dopo averla fatta riposare una mezz’ora in frigo, stendetela e foderatevi lo stampo scelto, magari ricoperto di carta forno per facilitare l’estrazione della torta -a meno che non abbiate uno stampo con fondo rimovibile, molto comodo in tanti casi.

Bucherellate il fondo e lasciate in frigo intanto che preparate la crema frangipane.

Per la crema frangipane, sbattete insieme burro e zucchero, unite un uovo per volta quindi la farina di mandorle. Se volete usare la crema per farcire a freddo cuocetela sul fuoco come per la pasticcera. Noi la useremo a crudo.

Riprendete il guscio di frolla, stendetevi sopra la crema e affondatevi le susine tagliate a metà. Cospargete con le mandorle a lamelle e cuocete in forno statico per 30/40 minuti a 180°.

Approfittate di questo periodo in cui le susine goccia d’oro sono perfette per fare questa crostata di prugne e fatemi sapere! Se volete portarla con voi per una scampagnata, vi consiglio anche qualcosa di salato come la puccia con burrata e cime di rapa della mia rubrica Chef on the road.

Cari followers ormai sono in fissa per i lievitati e dunque pane bulgaro sia!

pane bulgaro

Mi sono definitivamente innamorata dei lievitati ed oggi ho pensato di proporvi questo pane bulgaro, credo si chiami kolach, fatto con lo yogurt, che trovo soffice e saporito, perfetto da abbinare -#spoiler time- alla Shopska salad, l’insalata tricolore di cui troverete la ricetta sulla mia rubrica “Chef on the road” domani mattina!

In effetti una volta deciso di preparare questo piatto per la mia rubrica per Automotive Space che ci sta portando in giro per l’Europa, ho pensato subito ad un abbinamento con un goloso trancio di focaccia. Sul web, navigando, ho trovato tracce di questo pane bulgaro, il kolach appunto, e da lì a sporcarmi le mani di farina è stato un attimo.

Sporcatevi le mani con me, procuratevi:

  • 300 gr di farina 00 o anche tipo 1
  • 10 gr di lievito di birra secco con lievito madre oppure 12 gr di lievito di birra fresco
  • 60 ml di latte a temperatura ambiente e comunque tiepido
  • 1 cucchiaio di miele di acacia o millefiori, non certo castagno o mieli più persistenti. Io proverei anche un miele di arancio.
  • 1 uovo
  • 120 gr di yogurt bianco senza zucchero
  • 1 cucchiaino abbondante di sale
  • 30 gr di burro
  • tuorlo – latte e semi di papavero per la finitura

Disponete la farina in una larga ciotola, sciogliete il lievito nel latte tiepido con poco miele e mescolate.

Sbattete insieme lo yogurt e l’uovo, aggiungeteli alla farina, aggiungete anche il latte col lievito e iniziate ad impastare. Unite il sale e trasferite l’impasto sulla spianatoia, quindi aggiungete il burro un fiocchetto per volta facendolo ben amalgamare ed impastate fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.

Fatelo lievitare nel forno spento con la luce accesa per un paio di ore o almeno fino al raddoppio.

Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, maneggiatelo brevemente e con delicatezza, rovesciatelo sulla teglia del forno coperta con carta forno e praticandovi un buco centrale dategli forma di una ciambella. Pennellate con il tuorlo sbattuto con un goccio di latte e cospargete coi semi di papavero.

Fate lievitare per almeno mezz’ora\quaranta minuti.

Potete anche scegliere di confezionare dei piccoli panini da 30 o 50 gr ciascuno. Se volete sapere come li confeziono io per dargli una forma carina leggete il mio post sui panini al latte.

Cuocete il pane bulgaro in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Tenentelo d’occhio perchè a seconda del vostro forno potrebbe scurirsi un po’ o cuocere più in fretta. Fate la prova stecchino.

Buon goloso picnic bulgaro a tutti e ricordate di scaricare gratuitamente la mia ricetta domani sulla rubrica Chef on the road per Automotive Space.

 

Panini_di_semola_rimacinata

Mi sto divertendo davvero molto a provare pane e lievitati che poi impiego nella realizzazione delle ricette per la mia rubrica “Chef on the road” per AutomotiveSpace!

Anzi, tra poco collegherò le ricette della rubrica al blog, così potrete arrivarci anche da qui, direttamente!

Oggi vi propongo dei panini di semola rimacinata con la birra e domani (sabato 7 novembre) vedrete il perché leggendo la rubrica online!

Questi panini sono molto molto soffici ma belli croccanti fuori, mio marito ne va matto ed a me ricordano la mia Sicilia, il “pane di rimacinato” fragrante che andavo a comperare appena tornati dal mare e che amavo accompagnare alle “Alivi cunzati”, le olive condite che preparava nonna, grandi e succose.

Vi anticipo che con lo stesso impasto potete preparare anche dei croccantissimi grissini.

Iniziamo con gli ingredienti:

  • 500 gr di semola rimacinata fine
  • 280 ml di acqua (oppure 200 ml di birra chiara e 80 ml di acqua)
  • 50 ml di olio extra vergine di oliva, buono!
  • 15 gr di lievito di birra
  • 1 cucchiaino da caffè di zucchero
  • 8 gr di sale

Per la finitura:

  • olio per spennellare q.b.
  • semi si sesamo bianco
  • semola q.b.

Preparare_impasto

Ponete la farina, lo zucchero, la birra e l’olio in una ciotola capiente, aggiungetevi l’acqua in cui avrete sciolto il lievito (ma potete anche mettere tutto insieme senza sciogliere preventivamente il lievito). Impastate velocemente ed aggiungete il sale. Quindi continuate ad impastare per almeno 10 minuti fino ad ottenere un impasto morbido e levigato.

Lasciate l’impasto in una ciotola grande spennellata di olio, coperto con un canovaccio o con pellicola per alimenti e fatelo lievitare per almeno due ore o fino al raddoppio.

Far lievitare

Fate cadere l’impasto sulla spianatoia e, senza lavorarlo, porzionatelo in pezzi da circa 80\100 gr. Vi conviene pesarli. Quindi formate dei panini oblunghi, intaccate la superficie due o tre volte e spennellateli di olio evo, cospargete con semi di sesamo e fate lievitare per altri 15\20 minuti almeno.

Infornate a 200° in forno statico per 20 minuti circa o finché saranno ben dorati.

Potete anche fare dei bocconcini di 50 grammi ognuno, oppure dei grissini.

Per i grissini procedete così:

Fatto l’impasto, stendetelo subito dello spessore di 1 cm, ottenendo un rettangolo. Spennellate con olio evo e cospargete con semola. Lasciate lievitare fino al raddoppio.

Quindi tagliate delle strisce che porrete sulla placca del forno e cuocerete a 200° per 20 minuti. Croccantissimi!

Strudel_di_mele

Sono dell’opinione che quando si viaggia bisogna assaggiare almeno almeno i prodotti tipici e qualche piatto locale. Certo ci sono cucine che non stuzzicano nè vista nè palato, non è certo il caso di quella italiana: ogni regione ha un patrimonio infinito di leccornie da provare e rifare. Perciò come esimersi dall’assaggiare tutto?

Estate, Dolomiti del Trentino, passeggiate e calo degli zuccheri= strudel di mele !

Già nell’andare la vista di sterminati campi di mele, rosse, verdi, a perdita d’occhio ti fanno pensare a golose colazioni e spuntini a base di frutti freschi…poi assaggi lo strudel originale ed è amore al primo morso!

Perciò lo rifacciamo insieme.

Per l’impasto:

  • 200 gr di farina integrale
  • 100 gr di farina 00
  • 30 gr di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di olio extra vergine
  • 1 tuorlo
  • acqua tiepida
  • sale q.b.

Per il ripieno

  • 4 mele del Trentino a vostra scelta, meglio quelle verdi
  • 100 gr di uvetta
  • 2 cucchiai di rum
  • pangrattato q.b.
  • scorza di arancia
  • 80 gr di zucchero di canna
  • spezie macinate: cannella, chiodi di garofano, zenzero
  • 40 gr di mandorle in filetti o pinoli
  • 1 limone

Per finire

  • 1 tuorlo
  • 1 cucchiaio di latte o panna fresca
  • 1 cucchiaio di miele
  • semi di papavero

Preparate una pasta ben lavorata ma morbida e lasciatela riposare una ventina di minuti almeno.

Condire le mele

Mondate le mele e tagliatele a fettine, spruzzatele con succo di limone per non farle ossidare. Lavate e mettete a rinvenire l’uvetta in acqua tiepida, quindi lavatela nuovamente e unitevi il rum –ricordate i miei consigli a riguardo?. Unite le mele, l’uvetta, le spezie, la scorza di arancia e tanto pangrattato fino ad ottenere un composto morbido ma privo di liquidi. Io ho utilizzato briciole di biscotti -per intenderci, il fondo della biscottiera.

spianare la pasta e farcirla

Spianate la pasta sottilmente, ricavando un rettangolo, disponetevi sopra il composto ed arrotolatelo su se stesso, sigillando bene i bordi e lasciando la “cucitura” sotto. Ponetelo sulla placca con carta forno e spennellatelo con il tuorlo battuto insieme al latte, praticatevi dei tagli trasversali o dei fori con uno stecco e infornate a 220° per circa 30 minuti o fino a doratura.

cuocere lo strudel e finirlo

Quando è praticamente cotto, estraetelo, spennellate lo strudel col miele, cospargete con i semi di papavero e rimettete in forno per altri 5 minuti.

Per una versione alternativa, seguite la mia rubrica “Chef on the Road” per Automotive Space e sabato la troverete online!

Se andate in Trentino, vi consiglio di assaggiare i cancì (ravioli ripieni) lo stinco con la polenta, lo yogurt artigianale, i bretzel, gli spatzle, la crema di ortiche ed il pane, pieno ricco di semi di ogni tipo.

rubrica1

 

Buongiorno e buona domenica, innanzitutto!

Penso che ormai abbiate capito che mi è impossibile star ferma…sia mentalmente sia fisicamente!

Ed ecco dunque che vi presento la mia nuova avventura #consapienza: una rubrica sul sito AutomotiveSpace dove parlerò di cibo, idee, ricette da portare in viaggio, in gita etc etc.

Insomma: sarò ancor di più una “Chef on the road”, in stile  #Automotive…ma non vi anticipo altro!

Leggetelo direttamente dal sito, seguite la rubrica e vi troverete altre ricette sfiziose e veloci, gustose, nel mio stile con un tocco nuovo!

Beh!? Non mi augurate buon viaggio? 😀