focaccine_glutenfree

Oggi dedico una leccornia agli amici che soffrono di intolleranza al glutine ma non solo: si, perché queste focaccine di grano saraceno e farina di riso sono glutenfree e davvero buone! Per tutti!

Vi invito a provarle ed a sperimentare nuove ricette con farine alternative.

Sono velocissime da preparare e ottime da accompagnare a formaggi o salumi.

Ingredienti per 6 focaccine del diametro di 8 cm circa.

  • 100 gr di farina di grano saraceno integrale
  • 100 gr di farina di riso
  • 200 gr di acqua
  • 5 gr di lievito di birra
  • 3 gr di sale
  • 6 foglie di basilico fresco
  • peperoncino in scaglie q.b.
  • 2 cucchiai di olio extra vergine

impasto_focaccine_glutenfree

Mescolate le due farine ed il sale, sciogliete il lievito nell’acqua e tritate il basilico al coltello o spezzetatelo con le mani.

Preparate l’impasto mescolando le farine con l’acqua ed il lievito, unite il basilico ed peperoncino a vostro gusto quindi l’olio. Dovrete ottenere una pastella densa e compatta, ma non otterrete un impasto come quello del pane tradizionale.

lievitare_focaccine_glutenfree

Mettete a lievitare per almeno un’oretta fino a che raddoppi di volume. Trasferite il composto lievitato nello stampo scelto, io ne ho utilizzato uno di silicone ben oleato. Voi potete utilizzare anche uno stampo unico, da plumcake. Ricordate di olearlo bene, magari rivestitelo di carta forno. Meglio se antiaderente.

cuocere_focaccine_glutenfree

Fate cuocere a 180° per circa 25 minuti. Se usate uno stampo unico ci vorrà più tempo. Fate la prova stecchino. Sfornate e fate freddare su una gratella per pasticceria.

Potete variare la ricetta modificando gli aromi e le spezie che ho usato io. Potete aggiungere timo o salvia, del pepe…fate voi!

focaccine alle patate

Queste focaccine di patate derivano da una ricetta della mia mamma che usa questa pasta come base per quiche e torte salate buonissime!!

Io ho provato a farne delle focaccine da farcire “a crudo” e ne sono soddisfatta.

Facciamole insieme:

  • 200 gr di farina
  • 8 gr di lievito di birra
  • 100 gr di polpa di patate
  • 125 gr di burro
  • 1 uovo
  • 30 gr di parmigiano grattugiato
  • 5 foglie di salvia
  • 2 rametti di rosmarino
  • sale e pepe q.b.

Innanzitutto vi sarete procurati una patata media già cotta -o bollita o al forno- spellata e schiacciata e pesata nella quantità giusta, il resto usatelo in insalata o per delle polpette di carne e patate.

Quindi tritate molto finemente la salvia e gli aghi di rosmarino.

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Ponete la farina e gli altri ingredienti in una ciotola, compreso il lievito sbriciolato, ed impastate trasferendo sul piano infarinato appena l’impasto stia per diventare omogeneo. Impastate per bene, quindi ponetelo a lievitare nel forno spento con la luce accesa, coperto con un panno pulito.

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Fate lievitare per almeno un’ora e mezza poi riprendetelo e, senza lavorarlo, ricavatene delle porzioni: con queste dosi otterrete due focaccine grandi della dimensione di un saltimbocca di pizza o 4 medie o 8 piccoline dimensione panino. Decidete voi, a seconda dell’uso che vorrete farne.

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Fate lievitare per almeno un’altra ora, coperto.

Fate cuocere in forno a 180° finchè saranno dorate in superficie ed asciutte all’interno -fate la prova stecco di legno.

Farcite come più vi aggrada!

Trovate una idea di farcitura …a tutta birra nella mia rubrica Chef on the road.

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Un ultimo colpo di coda autunnale con un saporitissimo rotolo di zucca, con una base soffice e fragrante di pasta di pizza e tocchetti di formaggio a insaporirlo.

Mi è venuto in mente perché avevo congelato della zucca in tocchetti ed una volta scongelata, ovviamente, non è più adatta ad un risotto e non mi andava una crema. Volevo qualcosa di più corposo, da mordere.

Procuratevi:

  • 400 gr di pasta per pizza
  • 400 gr di polpa di zucca a dadini piccoli
  • 100 gr di stracchino
  • 70 gr di gorgonzola dolce
  • 70 gr di asiago
  • 1 uovo per dorare
  • semi di papavero q.b. (facoltativo)
  • 1 cucchaio di olio
  • 1 spicchio di aglio

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Saltate velocemente i dadini di zucca con olio e aglio, giusto il tempo di fargli prendere calore ed insaporirsi.

Accendete il forno a 200° modalità statica o pizza.

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Stendete la pasta per la pizza su un foglio di carta da forno, ottenendo un rettangolo.

Spalmate la pasta con lo stracchino, stendete su un lato fino a metà la zucca e copritela con i formaggi a piccoli dadini.

Aiutandovi con la carta forno, arrotolate la pasta e chiudete bene la giuntura, ponendola dal lato che poggerà sulla teglia. Dorate con uovo battuto e spolverate coi semi di papavero.

Cuocete in forno fino a che sia ben dorato. Servite a fette ancora ben caldo così che i formaggi siano belli filanti.

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Ho scoperto il grano arso nella sua terra di nascita, la meravigliosa Puglia! Ho trovato e poi provato della pasta fatta con la farina di grano arso e me ne sono innamorata. E’ un prodotto di  origini antiche e poverissime: era null’altro che la farina ricavata dal grano arso, bruciato, insieme alle stoppie che poi i contadini recuperavano ed usavano, in mancanza di altro. Ma come tutte le cose faticate e “sudate” è di una bontà unica, speciale, semplice.

Noi oggi useremo questa farina per delle focaccine singole, piccoline, ottime per un buffet ma anche per una cena sfiziosa. Nulla toglie che possiate fare una sola focaccia grande, una treccia…sbizzarritevi!

Occorrono:

  • 350 gr di farina 00
  • 150 gr di farina di grano arso
  • 300 ml di acqua
  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 12 gr di lievito di birra
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • sale q.b.
  • pomodorini e cipolle rosse q.b.
  • basilico fresco e timo q.b.
  • olive nere di Gaeta q.b.
  • sale grosso, facoltativo
  • farina per la spianatoia q.b.
  • olio evo q.b.

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Riunite in una ciotola molto capiente le farine ed i tre cucchiai di olio. Sciogliete il lievito nell’acqua insieme allo zucchero, attendete un minuto e poi iniziate ad impastare farine ed olio aggiungendo acqua con lievito poco per volta.

Infine aggiungete il sale e trasferite il composto sulla spianatoia: dovrete lavorarlo almeno 1o minuti, perciò se avete un’impastatrice demandate ad essa il lavoro duro.

Mettete l’impasto a lievitare dopo averlo unto con pochissimo olio (io mi ungo le mani e poi lo accarezzo) ponendolo nella ciotola. Coprite con un panno pulitissimo e mettete il tutto nel forno spento ma con la luce accesa: si creerà una sorta di camera di lievitazione.

Intanto che l’impasto riposa e lievita, pulite le cipolle e tagliatele in spicchi sfogliandoli. Pulite e tagliate anche i pomodorini.

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Passata almeno un’ora -meglio due- riprendete l’impasto e lavoratelo velocissimamente sul banco, quindi ricavatene un salsicciotto che taglierete in porzioni il più simili possibili.

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Schiacciate con le dita ogni porzione e fatela lievitare per una ventina di minuti quindi  “farcitela” schiacciandovi all’interno pomodorini o cipolle o entrambi se vi va.

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Fate lievitare ancora un pò quindi cospargete con un filo di olio ed  infornate a 180° in forno statico.

Guarnite ed insaporite con basilico le focaccine coi pomodorini e con timo ed olive nere denocciolate quelle con le cipolle. Volendo potete aggiungere qualche grano di sale grosso in superficie.

Un’ottima birra artigianale o un calice di Primitivo di Manduria, amici … felicità!

 

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Cucina filo messicana oggi! I tacos infatti sono delle tortillas -di mais o di frumento, nel nord del Messico- ripiegate su se stesse e farcite in vario modo.

A questa preparazione mi sono ispirata per proporvi dei tacos di pesce e porri italo-messicani 😉

Per tenerci leggeri li farciremo con del pesce e per renderli saporiti e stuzzicanti aggiungeremo dei porri e tante spezie.

Prendete nota:

  • 2 tortillas (o piadine) di frumento
  • 300 gr di persico o dentice o cefalo o altro pesce a carni sode
  • 1 porro grande
  • olio extra vergine di oliva, sale e pepe q.b.
  • 1 cucchiaio abbondante di polvere di coriandolo (se lo trovate fresco, meglio)
  • 1 cucchiaio di paprika dolce
  • 1\2 cucchiaio di peperoncino in polvere o un peperoncino intero, piccante
  • 1 pizzico di curry
  • erba cipollina

Affettate il porro a rondelle e lavatelo per bene. Pulite il pesce scelto e ricavatene dei tocchetti.

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Scaldate un padellone con 3 cucchiai di olio evo e stufatevi il porro. Rosolatelo a fiamma dolce e bagnate con poca acqua, unite anche il pesce, salate e pepate.

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Aggiungete tutte le spezie e insaporite per bene finchè il pesce non sia cotto e così anche il porro.

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Piegate a metà la tortilla e farcitela quindi scaldatela in forno caldissimo per 3 o 4 minuti. Servite con una birra ghiacciata.

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Tradizione e gusto, il connubio perfetto in questa ricetta: la pizza di scarola napoletana è uno dei must della cucina partenopea, amata e proposta un pò dovunque. Perfetta per una scampagnata, una cena sfiziosa con gli amici…una birra, un buon film, buona compagnia…che volete di più!?? ah, si! la ricetta…giusto:

  • pasta di pizza q.b.
  • 1 kg di scarola
  • olio evo buono q.b.
  • 100 gr di alici sott’olio
  • 200 gr di olive nere di Gaeta denocciolate
  • pinoli tostati q.b.
  • 50 gr di capperi ben dissalati
  • 2 spicchi di aglio privati di anima e camicia

Preparate la pasta della pizza -io ho aggiunto anche una percentuale, circa il 25% di farina integrale- e lasciatela lievitare bene bene.

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Preparate il ripieno di scarola tagliando la verdura a tocchetti, lavandola molto bene e lasciandola asciugare.

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Quindi in un padellone molto capace fate scaldare 2\3 cucchiai abbondanti di olio evo e infondetevi gli spicchi di aglio sciogliendovi contemporaneamente le alici.

Quando sarà tutto ben rosolato ed insaporito, togliete l’aglio ed aggiungete la verdura, mescolate, salate e coprite con un coperchio. Fate appassire ed aggiungete i capperi ben dissalati e tritati piccini piccini, pepe ed olive nere snocciolate e tagliate a pezzetti.

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Ungete molto bene con olio evo una teglia da forno a bordi alti e stendevi 3\4 della pasta ormai lievitata. Aiutatevi con le dita a farla aderire bene ai bordi.

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Sistematevi all’interno il ripieno strizzato del liquido in eccesso ed anche i pinoli tostati e ricoprite con la pasta rimanente, stesa bene bene. Bucherellate la superficie ed ungetela di olio.

Cuocete in forno statico -o modalità pizza- a 180° fino a che sia bella croccante.

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Questa settimana en plein: due ricette entrambe in rosso!

Si, anche questa ricetta prevede l’uso del pomodoro – anche se per me l’ho fatta in bianco e vi assicuro che è altrettanto saporita! –

Si tratta di una sfogliata ripiena di pesce e pomodorini, prima amalgamati ed insaporiti in padella con un ottimo profumo di timo fresco.

Procediamo. Per una teglia piccola, monoporzione vi serviranno:

  • un rotolo di pasta sfoglia
  • 6 pomodorini ciliegia
  • 120 gr di filetti di pesce
  • olio extra vergine q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • timo q.b.
  • un pezzetto di porro
  • 1 uovo (facoltativo)

Dunque: innanzitutto parliamo di questi fantomatici filetti di pesce…vi lascio la scelta ma vi consiglio di utilizzare del pesce dalle carni sode e compatte. Perfetti il cefalo o la salpa o ancora dentice o persico, fate voi.

Tagliate il pesce a tocchetti non troppo grandi dopo aver tolto tutte le lische.

Tagliate anche i pomodorini a metà o in quarti ed il porro a rondelle.

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In una padella con un cucchiaio di olio rosolate il porro quindi aggiungete i pomodori e salate appena.

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Profumate col timo e aggiungete il pesce. Ogni tanto bagnate con un goccio di acqua calda.

Portate a cottura ed intanto foderate la pirofila individuale con la pasta sfoglia.

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Bucherellate bene il fondo e riempite con il composto di pesce, fatto raffreddare prima.

Ricoprite il tutto con altra sfoglia e chiudete bene i bordi aiutandovi se necessario spennellandoli con poca acqua.

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Se volete  una bella doratura croccante, spennellate con l’uovo sbattuto. Quindi forate la superficie per permettere al apore di fuoriscire durante la cottura.

Infornate a 200° fino a doratura.

 

Vacanze in Salento – 5 giorni meravigliosi – con lu sole, lu mare e lu ientu!!
Come non farvi un resoconto culinario? Non posso esimermi!!
Lasciando da parte le ricette più impegnative di primi, secondi, pesce freschissimo e profumato, ciceri e tria(pasta e ceci), varie ed eventuali, oggi vi racconterò di una ricchezza della nostra terra: il vero street food è nato qui! In Italia! Ne ho già parlato e ne sono straconvinta.
E , quindi, oggi Puccia Salentina, leccese in questo caso. 
La potrete trovare in tutto il Salento e, con qualche mini variante, anche nella zona di Matera.
In effetti, volendo minimizzare, la puccia altro non è che un saltimbocca di pasta pizza, cotta in forno – meglio se a legna – e farcita fredda.
In realtà è uno spettacolo!!! Io l’ho mangiata all’Angolino di Via Matteotti, a Lecce…dopo tanta, tanta fila, io e mio marito ci siamo “arricreati”!!!
Lo si potrebbe chiamare anche italian fast food…ma tanto fast non è! Non solo per la coda, ma soprattutto per i gesti lenti, misurati, amorevoli con cui viene preparata…quasi un rito antico, da ripetere all’infinito.
La cosa si svolge così: non c’è un menu ma un banco pieno di ciotole di ceramica colme di delizie … peperoni sott’olio e sott’aceto, tonno sott’olio, rondelle di olive verdi in salamoia, melanzane e zucchine arrostite, cime di rape ripassate, insalata russa, pomodori secchi, funghi trifolati e funghi misti sott’olio, prosciutto cotto, mozzarella fresca e forse dimentico qualcosa…
Aspettando aspettando abbiamo assistito a richieste di farcitura più o meno condivisibili: pareva che il mood della puccia fosse “mettici dentro di tutto e prova a non scoppiare”!!! 
Ho sentito ordini raccapriccianti – tipo cime di rape, funghi, pomodori secchi e … insalata russa!!!! Nun se po’!! E non si è fatto…il “pucciaro” si è opposto all’obbrobbrio 😀
Insomma, scovata una ricetta ve la posto…è come fare la pizza, stesso amore, stessa cura…enjoy!
Ingredienti:
– 1 kg di farina di grano tenero
– 500 ml di acqua tiepida
– 1 cubetto di lievito di birra fresco
– 40 ml di olio
– 12 gr di sale
Sciolto il lievito in metà acqua – io aggiungerei un pizzichino di zucchero per aiutare la fermentazione dei lieviti – impastate con la farina aggiungendo l’olio e la restante acqua in cui avrete sciolto il sale: sale e lievito non devono mai incontrarsi direttamente!
La pasta va lavorata a lungo, quindi lasciata a lievitare per un paio di ore, come sempre nel forno con la luce accesa o nel microonde, coperta con un canovaccio pulitissimo.
Quando sarà lievitata, dividetela in palline da 200 gr circa – o più piccole, se preferite –  e fatele lievitare ancora.
Quindi, schiacciatele bene ben, magari con le mani, e cuocetele per circa 15′ a 220° … sfornatele ben cotte  e croccanti, fatele freddare un pò e farcitele a piacere. 
Io ho preferito mozzarella, tonno, zucchine e olive – per mio marito aggiunta di pomodori secchi 😉 
enjoy!
P.S. … dimenticavo qualcosa: la nutella! La preparano anche così, nella scia di questa voglia di unire dolce e salato a tutti i costi, pizza e puccia dolci…si è capito che non condivido, ma vi do una dritta, presa direttamente dall’Angolino: cuocete la puccia, non completamente, quindi apritela, farcitela con la nutella e finite di cuocerla! 1 per 4 persone… Loro fanno così 🙂

Avevo dei bellissimi, ma davvero belli, fiori di zucca – che noi chiamiamo ciurilli.
Avrete notato che non friggo spesso, anzi quasi mai, e qui da noi la “morte” dei poveri ciurilli è la pastella…perchè non cambiare? E quindi, detto fatto, eccoci qua:
Ingredienti:
– 500 gr di pasta di pizza
– 300 gr di fiordilatte (magari di Agerola)
– 100 gr di caciotta di bufala fresca
– 2 zucchine grandi o 4 piccole
– sale grosso e pepe q.b.
– tanto buon olio extra vergine di oliva
– fiori di zucca
Preparate la pasta per la pizza, aggiungedovi però un bel pò di olio – 3\4 cucchiai – stendetela in una teglia ben oleata e schiacciatela con le dita.
Grattugiate le zucchine a scaglie, fate lo stesso con la caciotta ed unitele.

Stendete ortaggi e formaggio sulla pasta dopo averla cosparsa d’olio e di pochissimo sale grosso. Quindi pepate.
Affettate il fiordilatte e coprite le zucchine “formaggiate”.
Infornate a 200° col forno impostato sulla modalità pizza, se l’avete, sennò ventilato.
Pulite i fiori di zucca togliendo gambo, pistillo – attenti che il polline macchia! -e lavando bene benino.
Quando il formaggio ed il fiordilatte inizieranno a colorire, tirate fuori la focaccia e corpite con i “ciurilli” a filetti. Rimettete in forno per 2 minuti al massimo e servite…un’ottima birra artigianale, è quel che ci vuole 😉