Un paio di giorni fa ho pubblicato le foto di questo tortino di fiori di zucca e ricotta sulla mia pagina facebook e vi siete scatenati! Ecco la ricetta allora!

Tortino di fiori di zucca e ricotta
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Insomma, dopo la pubblicazione delle foto di questo tortino di fiori di zucca e ricotta sono certa che i fiori di zucca riscuotano grande successo sulle tavole italiane! Fritti, in pastella, ripieni o in frittelle, li amiamo un po’ in tutte le salse.

In effetti questo tortino è semplicissimo ed intuitivo ed anche molto veloce da preparare. Io avevo ricevuto in regalo un fascio di fiori, bellissimi e freschissimi, e -siccome non friggo praticamente mai- mi sono ingegnata per utilizzarli senza doverli riempire uno ad uno.

Perciò, se volete ripetere a casa questo tortino di fiori di zucca e ricotta, fate così:

Innanzitutto procuratevi

  • un bel po’ di fiori, almeno una trentina, per due tortini monoporzione.
  • 500 grammi di ricotta fresca
  • un paio di acciughine o, in alternativa, un pochino di pasta di acciughe
  • 1 uovo intero
  • parmigiano grattugiato o altro formaggio
  • poco pane grattugiato
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Pulite bene i fiori e privateli del picciolo e della parte interna. Lavateli ed asciugateli.

Mescolate la ricotta con l’uovo, un paio di cucchiai di parmigiano grattugiato, le acciughine finemente tritate o, in alternativa, mezzo cucchiaino di pasta di acciughe. Amalgamate il composto, regolate di sale e pepe.

Ungete delle pirofile monoporzione, o una teglietta unica, e disponetevi uno strato di fiori, aperti a libro. Coprite con il composto di ricotta ed alternate a strati terminando con uno strato di fiori.

Completate il tortino di fiori di zucca e ricotta con un filo d’olio, una spolverata di parmigiano e poco poco pane grattugiato.

Gratinate in forno caldo per circa 20 minuti.

Se vi piacciono i fiori di zucca, adorerete la mia focaccia con fiordilatte, zucchine, caciotta di bufala e fiori di zucca! Provatela!

Se poi avete voglia di fritto, ma di quello buono, provate la ricetta di Chef Lino Scarallo

Nuova ricetta a base di legumi dettata dalla necessità di renderli piacevoli anche in estate: hummus di ceci e carote…lo adorerete!!

hummus di ceci e carote

Nel mese di febbraio ho iniziato una collaborazione con la mia nutrizionista, la dottoressa Virginia Gentile, e la sua collega -dottoressa Anna Palmieri- dello Studio di Nutrizione e Fitness di Caserta che offre il servizio di assistenza nutrizionale e quello di dieta a domicilio, per chi voglia tenere sott’occhio il proprio peso, la propria alimentazione o perdere qualche chilo di troppo….tutto ciò per introdurvi la prima volta in cui ho realizzato questa ricetta!

Ho preparato l’hummus di ceci per il buffet dell’open day per presentare “Il Gusto della Salute” e da allora me ne sono innamorata!

Avevo l’esigenza di presentare dei piatti light, del giusto apporto proteico, buoni e …freddi! Missione compiuta, facilmente, così:

Per due persone:

  • 250 g di ceci già cotti
  • 1 limone o 1 lime
  • 100 g di carote
  • paprika dolce, peperoncino, curcuma e coriandolo in polvere
  • Sale fino marino
  • Rosmarino, salvia e alloro freschi – 1/2 spicchio di aglio (facoltativo)
  • olio extra vergine di oliva

Iniziamo parlando dei ceci: che siano buoni! Cotti da voi o acquistati già cotti devono essere buoni.

Se volete cuocerli voi, lavateli, metteteli in una pentola con acqua fredda, aromi vari -rosmarino, aglio, salvia, un po’ di carota e sedano, una foglia di alloro per renderli più digeribili…a vostra scelta- portate a bollore e cuocete almeno 40 minuti. Poi scolateli, lavateli e passate al prossimo passaggio.

Cuocete le carote al vapore dopo averle mondate finché saranno tenere tenere.

Raccogliete i ceci nel bicchiere di un frullatore a lame, unite le carote, le spezie a vostro piacere, il succo e la scorza di limone o lime secondo i vostri gusti -assaggiate prima di aggiungerne troppo!- sale ed un goccio di olio. Aggiungete poca acqua se necessaria per frullare tutto bene bene e rendere il vostro hummus cremoso ma non troppo fluido, così potrete spalmarlo su gallette di riso integrale, pane croccante o crackers, magari di riso venere, oppure potrete proporlo in un chapati con verdurine croccanti o lattughino- trovate la ricetta di questo pane indiano nella mia versione del pollo tikka masala

Potete, se vi piacciono, unire un trito di erbe fresche -rosmarino e salvia ad esempio.

E vi do un altro suggerimento: provatelo con le barbabietole rosse…fenomenale! Otterrete un hummus rosa che mette il buonumore ed appaga il palato alla grande!

 

Vellutata di broccoli

Il gusto della salute è concedersi qualcosa di goloso come questa vellutata di broccoli senza la paura di peccare, certi di tenerci alla propria salute ed alla linea, perché no?

I più attenti -ed i golosi come me- avranno già notato che sopra la verde crema vellutata troneggiano scaglie di taralli alle mandorle…si! Una concessione vera e propria alla gola di chi non è a dieta e vuole insaporire la crema ancora di più. Gli altri –chi è a dieta come me– possono accompagnarla a crostini di pane integrale o freselle o con orzo perlato lessato. Ottima comunque, garantito #consapienza.

In effetti questo è il menù del mio pranzo del sabato: vellutata di verdure a piacere con orzo, un frutto fresco e via. Il piatto in foto era dedicato a mio marito: non posso tenerlo a stecchetto, vi pare? Ogni tanto lo devo viziare un po’.

Dunque, passiamo agli ingredienti per 2 persone:

  • Broccoli verdi in cime – quanti ne volete, diciamo 2 cime intere non troppo grandi.
  • peperoncino
  • olio extra vergine
  • un pezzetto di porro o 2 scalogni
  • sale fino
  • acqua o brodo vegetale leggero

Come si fa a preparare la vellutata di broccoli? Niente di più semplice! Pulite i broccoli, privateli delle foglie e riduceteli in cimette, tagliate a metà le più grandi.

In un tegame ponete le cimette, il porro a listarelle sottili o gli scalogni a pezzetti, il peperoncino -potete usarlo anche in polvere alla fine- e un goccio di olio. Riscaldate il tegame senza far rosolare, coprite con acqua o brodo bollente e coprite. Fate cuocere finché i broccoli saranno morbidi.

Quindi rimuovete il peperoncino e frullate il tutto col frullatore ad immersione rendedolo cremoso e vellutato.

Servite caldo con orzo lesso, crostini di pane integrale o taralli sbriciolati.

Che goduria!

 

La #dieta, ahinoi, è spesso sinonimo di sofferenza culinaria e privazioni: con questa vellutata di zucca con polpettine di ricotta e funghi vi dimostrerò il contrario, #consapienza!

In questo lungo periodo di assenza sono stata una Chef a dieta…ebbene si, anche gli chef -forse soprattutto noi!- abbiamo bisogno di affidarci ad un nutrizionista professionista e darci una regolata, talvolta.

Per noi -più che per chi non ama cucinare, sperimentare, pasticciare- diventa difficilissimo seguire uno schema alimentare che si ripete settimana dopo settimana. Perciò mi sono industriata, soprattutto nella presentazione dei piatti e nella elaborazione delle pietanze che mi erano concesse, per avere la sensazione di mangiare ogni volta un piatto diverso.

Una semplice “vellutata di zucca light con ricotta, poco pane e verdure a scelta” può diventare un piatto unico goloso e invitante, così:

Ingredienti per due persone:

  • zucca, quanta ne volete!
  • un pezzetto di porro
  • 200 gr di ricotta vaccina
  • 150 gr di funghi champignon freschi, peso al netto degli scarti
  • sale, peperoncino fresco o in polvere
  • salvia fresca, rosmarino fresco
  • pochissimo pan grattato -toglierete il peso da quello che dovete mangiare a tavola
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine
  • acqua calda o brodo vegetale q.b.

Affettate il porro e riducete la zucca in cubetti. In un tegame ponete la salvia, il rosmarino, il peperoncino, porro e zucca con mezzo cucchiaio di olio. Portate a temperatura sempre mescolando e coprite con acqua calda o brodo vegetale. Coprite con un coperchio e fate stufare fino a che la zucca sia diventata morbidissima. Frullate col frullatore ad immersione fino a rendere il tutto vellutato.

Intanto, affettate i funghi e riduceteli in cubetti piccolissimi. Mescolate la ricotta ai funghi -che potrete scottare in padella con una lacrima di olio e acqua o grigliare prima di tagliare- salate, create delle polpettine e rotolatele nel pangrattato. Scaldatele in forno su teglia antiaderente e passateli anche un po’ al grill.

Servite la vellutata in una fondina, con le polpettine al centro ed un filo di olio a crudo buono.

Se il vostro commensale non è a dieta, arricchitela con salvia fritta.

Vi piacerà! Scommettiamo?

Se vuoi che sia io a prepararla per te, chiamami! 

 

Paneer_formaggio homemade

Oggi vi insegno uno sfiziosissimo formaggio homemade. Si, faremo insieme un formaggio espresso classico della cucina indiana chiamato paneer che potrete servire come aperitivo o anche fine pasto.

Ma vediamo gli ingredienti:

  • 1 litro di latte intero (Uht se volete conservarlo per un po’)
  • 3 cucchiai di succo di limone fresco
  • sale q.b.

Questa ricetta è velocissima ed otterrete un semplice ma sfizioso formaggio homemade per stupire gli amici.

preparate lo stampo

Innanzitutto preparatevi uno stampo con una ciotolina in plastica che forerete sul fondo con l’aiuto di uno spiedo. Quindi vi occorrerà un colino a maglie molto fini con dentro un telo a trama molto sottile più o meno grande a seconda dei quantitativi che vorrete preparare. Tenete conto che con le dosi indicate otterrete un formaggio di circa 150 gr.

versate il succo di limone nel latte

Ponete il latte a bollire in una casseruola a bordi alti, quando giunge a bollore unite il sale ed il succo di limone: il latte caglierà immediatamente. Fate bollire per alcuni minuti in modo che il latticello si separi dalla cagliata.

colate il latte cagliato nel colino

Quindi versate il composto nel colino posto su una ciotola e subito dopo iniziate a stringere i bordi del telo fino a strizzare bene il composto.

raffreddate subito

Ponetelo sotto l’acqua corrente e continuate a strizzare, quindi mettetelo nello stampo e pressatelo molto bene con un peso lasciandolo così in modo che perda il liquido in eccesso.

Conservatelo in frigo o servite il vostro formaggio homemade subito accompagnato da miele grezzo o composte di frutta e mostarda. Oppure condite il paneer con olio, curcuma e erba cipollina o ancora grigliatelo e servitelo in bocconcini con miele e noci.

Una piccola delizia!

crostoni di pane mozzarella e acciughe

Altra ricetta #consapienza di recupero: se vi è avanzato del pane, casereccio o in cassetta, e della mozzarella che non è più fresca tanto da essere mangiata così com’è, ecco la ricetta che fa per voi! Veloce, golosa ed economica, perché in cucina non si butta via niente! Mai!

Sembrerà retorica la mia ma è vero: buttiamo troppo cibo e non parlo di scarti, parlo di tocchi interi di formaggi, pezzi di pane intonsi e verdure e frutta dimenticate lì per troppo tempo. Lo vedo spessissimo e mi piange il cuore. Ecco il perché di questa categoria di ricette di recupero: dare a voi ed a me sempre più idee stuzzicanti per nobilitare gli “avanzi”, in particolare il pane.

Questa ricetta è nata dalla necessità di recuperare del pane che mi era avanzato e della mozzarella -di bufala nel mio caso. La mozzarella passato uno massimo due giorni non attira più i morsi come quando è fresca e quindi, quella rara volta che avanza, preferisco usarla in una preparazione ed oggi vi propongo dei crostoni di mozzarella ed acciughe per insaporirli.

Gli ingredienti sono:

  • Pane casereccio o in cassetta a fette non troppo spesse
  • Mozzarella, fiordilatte o provola ben sgocciolate
  • Acciughe sott’olio
  • Uova
  • sale e pepe q.b.
  • parmigiano grattugiato q.b. (facoltativo)
  • burro q.b.

Noterete dalle foto che ho utilizzato due tipi diversi di pane, buone entrambe le varianti, forse quella col pane in cassetta è la migliore, il risultato è più compatto.

Innanzitutto affettate il pane casereccio, sbattete uno o due uova -o di più a seconda del pane che avete- salate e pepate e passatevi velocemente le fette pressandole per far si che il pane assorba le uova.

disporre i crostoni su una teglia

Quindi disponete le fette in una teglia leggermente imburrata a creare o dei singoli crostoni o una sorta di lasagna, scegliete voi. Ricoprite il pane con fette sottili di mozzarella e filetti di acciughe. Fate uno solo o due strati, come preferite e regolandovi in base agli ingredienti che avete. Cospargete con poco parmigiano, se vi va, e infornate a 200° per circa 10 minuti. Negli ultimi due minuti accendete il grill per gratinare il tutto.

Che bontà!

Uovo sodo

Avete notato come le cose apparentemente più semplici siano quelle che più facilmente sbagliamo?

Che ci vorrà mai a fare un uovo sodo? Acqua, fuoco, un uovo e via…si ma:

  • quanto tempo deve cuocere?
  • quando mi accorgo che è pronto?
  • a che temperatura deve essere l’acqua?
  • perché il tuorlo è verde all’esterno?

Queste sono alcune delle domande che mi vengono poste spesso, talvolta come richiesta di aiuto urgente, dell’ultimo secondo.

Già perché con l’uovo sodo non si scherza: si tratta di minuti, talvolta di secondi. Mai perderlo di vista.

Partiamo dall’uovo: che sia fresco, non necessariamente di giornata ma non fate mai passare troppo tempo, in generale, lo sapete, le uova sono pericolose.

L’acqua deve essere fredda ed abbondante, aggiungetevi un cucchiaio di aceto bianco ed immergetevi l’uovo.

Mettete sul fuoco e preparate un timer impostato su 8 minuti e 30 secondi.

Bollire l'uovo

Tenete d’occhio l’acqua e, nell’istante in cui spicca il bollore, avviate il timer e riducete il fuoco: deve sobbollire e non bollire troppo forte.

raffreddare l'uovo

Allo scadere degli 8 minuti e 30, raffreddate subito l’uovo con acqua fredda corrente e lasciatelo per qualche minuto in acqua fredda. Se lo cuocete troppo il tuorlo assumerà un colore verdastro all’esterno ed un forte odore di zolfo.

Privatelo del guscio con attenzione e delicatezza ed utilizzatelo nelle preparazioni che più vi aggradano.

Nella foto di presentazione, l’ho farcito con crema di formaggio e salmone, tuorlo sodo “mimosa” ottenuto facendo passare il tuorlo attraverso un setaccio a maglie fitte e guarnito con salmone affumicato e timo fresco. Un ottimo, colorato, antipasto.

insalata di gamberi e avocado

Oggi vi propongo una insalatona gustosissima e dai sapori esotici che vi rapirà!

Preparate questa insalata di gamberi e avocado prima di andare al mare e tornando dalla spiaggia la troverete fresca e gustosa, ricca di oli e grassi buoni che nutriranno la vostra pelle arsa dal sole 😉 e soddisferà il palato, non poco!

Per 4 persone:

  • 20 code di gambero
  • 1 avocado maturo ( ricco di grassi insaturi ed Omega 3 ed ottima fonte di antiossidanti, vitamina A ed E)
  • insalata mista e misticanza
  • songino fresco (ricco di  vitamina A, vitamina B, vitamina C e sali minerali come il potassio, ferro e fosforo)
  • 8 uova di quaglia (oppure 2 uova di gallina)
  • 2 coste di sedano bianco
  • ravanelli 
  • 1 manciata di arachidi o anacardi (anche se ipercalorici, sono una buona fonte di sali minerali e di proteine e ricche di grassi “buoni” insaturi, utili per il sistema cardiovascolare.)
  • Olio extra vergine di oliva, fruttato.
  • 1 o 2 limoni

Innanzitutto scottate le code di gamberi in acqua bollente e privatele del carapace, condite con un goccio di olio e tenete da parte, in frigo.

bollire le uova

Lessate le uova di quaglia in acqua bollente leggermente acidulata per 4 minuti. Freddatele subito in acqua corrente e privatele del guscio: battetele con la lama di un coltello tenuta di piatto, quindi togliete il guscio.

sbucciare le uova sode

Lavate le insalate e scolatele molto bene. Potete utilizzare ovviamente anche le buste pronte ma lavate bene tutto!

Affettate il sedano sottilmente ed i ravanelli in quarti o a metà se piccini.

mondare le verdurine e tagliare l'avocado

Tagliate a metà l’avocado, torcete le due metà ed apritelo, togliete il nocciolo enorme e con un cucchiaio o un pallinatore piccolino, prelevate la polpa. Bagnatela subito con succo di limone, condite con sale e pepe. Tenete in fresco.

Unite tutti gli ingredienti in una ciotola capace, aggiungete le arachidi -meglio se al naturale, ma se usate quelle salate, da aperitivo per intenderci, strofinatele in un po’ di carta da cucina per togliere il sale in eccesso e regolatevi nel condire l’insalata.

Condite con olio evo e poco sale e gustate!

tartare di orata e panzanella croccante di verdure

Fa caldo!! Tanto caldo!! Ed allora non viene voglia di stare ai fornelli, nessuna voglia. Cosa fare?

Mi sono lasciata rapire ed ispirare dalla mia Cheffa preferita: Viviana Varese, Chef e proprietaria di Alice assieme a Sandra Ciciriello, che adoro!

Ho cambiato alcune cose a seconda degli ingredienti che avevo in casa e, per fare a modo mio #consapienza questa tartare di orata con panzanella, per 2 persone procuratevi:

  • 2 orate, sfilettate, pulite, disliscate e decongelate
  • 1\2 peperone giallo
  • 1\2 peperone rosso
  • 2 zucchine medie
  • sale, olio evo e pepe bianco q.b.
  • 1 limone grande o 2 piccoli oppure 2 lime
  • 3 fette di pane casereccio raffermo

Innanzitutto non meravigliatevi se vi ho indicato di usare pesce decongelato: dovendolo mangiare crudo, praticamente, dobbiamo assicurarci che non ci siano batteri o sostanze nocive all’organismo che il freddo o la cottura soltanto possono debellare, perciò lo usiamo decongelato.

marinare il pesce

Tagliate i filetti in strisce e poi in piccoli cubi, conditeli con olio, sale e pepe e la scorza di limone grattugiata finemente con lo zester, coprite con pellicola per alimenti e mettete in frigo fino all’ultimo minuto.

saltare le verdure

Intanto riducete a cubetti anche gli ortaggi mondati e lavati e saltateli in padella antiaderente con un cucchiaio di olio, sale e e pepe per 4 o 5 minuti, devono restare croccanti.

Tagliate in cubetti anche le fette di pane raffermo private della crosta e fatele dorare in padella con un goccio di olio, dovranno tostare, non friggere!

Con tutti gli ingredienti pronti, al momento di impiattare mescolate insieme le verdurine con il pane e condite ulteriormente la tartare con il succo di limone.

impiattare con un coppapasta

Quindi, con l’aiuto di un coppapasta di 8 cm di diametro circa, fate un corposo strato di panzanella sul fondo e ricoprite con la tartare.

Tirate via delicatamente il coppapasta e servite subito.

Vi assicuro che è uno spettacolo, se poi lo sormontate con qualche fiore edule…un sogno!

Grazie Chef Viviana.

falafel di fave

Periodo di fave, ancora per poco, e dopo averle usate per condire la pasta, abbinate al pecorino, fresche e stuzzicanti, oggi le riduciamo in purea e ne facciamo delle polpettine, i falafel di fave appunto.

Un piatto di origine mediorientale di cui spesso mi parla mio suocero: fanno parte dei suoi ricordi di ragazzo e dei pranzi fatti a casa di un suo amico. Io invece ricordo mio papà che le andava ad acquistare dai contadini a poche centinaia di metri da casa quando, tanti anni orsono, vi erano ancora terreni coltivati e non cemento e case.

Le facciamo con fave fresche e non secche, ci risparmiamo la fase di ammollo ma le dobbiamo sbucciare! Mettete i guanti sennò vi ritroverete con le unghie nere!

Ingredienti per 10\15 falafel:

  • 250 gr di fave fresche già sbucciate – contate almeno un chilo da pulire
  • 1\2 cipollotto fresco
  • 1 spicchio di aglio privato dell’anima
  • cumino, coriandolo, cardamomo q.b.
  • sale e pepe
  • olio extra vergine
  • 1 cucchiaio di farina di ceci -anche farina 00 va bene- più l’occorrente per infarinare
  • yogurt bianco q.b. (facoltativo)

Come detto, sbucciate le fave e tenete da parte solo la parte interna più tenera.

preparare il composto di fave

In un piccolo mixer frullate assieme le fave, il cipollotto, l’aglio, la farina, sale e le spezie. Aggiungete un goccio di acqua, a cucchiaiate, se serve.

rosolare i falafel

Fate riposare il composto e formate delle polpettine schiacciate, passatele nella farina di ceci o nella farina 00 e rosolatele in padella con olio extra vergine. Potete anche omettere di infarinarle e metterle in forno.

Scolatele dall’olio in eccesso e servitele ben calde con una salsina di yogurt, un goccio di olio, sale e pepe.