Siamo entrati nella settimana Santa e mi fa piacere dividere con voi qualche ricetta #consapienza e qualche idea per il picnic di Pasquetta.
In particolare dedico questa ricetta al signor Giovanni che segue da sempre la mia rubrica “Chef on the road” per Automotive Space -dove trovate tante idee da portare in viaggio o in ufficio, perché no- il quale mi chiedeva la ricetta per la torta pasqualina o simili.
Ecco: ho provato questa crostata salata, alternativa alla classica torta pasqualina e voglio proporvela.
Vi occorreranno:
Per la frolla:
- 200 gr di farina integrale e 22 gr di fecola o amido di mais
- 125 gr di burro
- 40 gr di zucchero
- 25 gr di parmigiano grattugiato
- 80 gr di uova ( uovo grande ed un tuorlo)
- 4 gr di sale (un buon pizzico)
Per il ripieno:
- 3 cespi di indivia belga
- 2 uova
- mezza burrata di Andria igp
- 40 ml di panna fresca o latte
- sale, pepe, olio evo q.b.
- 1 noce di burro e carta forno per la tortiera -di circa 26 cm di diametro.
- 10 gherigli di noci
Innanzitutto preparate la frolla riunendo tutti gli ingredienti ed impastando velocemente, quindi ponetela in frigo per almeno mezz’ora.
Preparate il ripieno, mondando, lavando e tagliando a listarelle l’indivia. Cuocetela in padella con un filo di olio evo, sale e pepe.
Stendete due terzi della frolla ad uno spessore di 3/4 mm, imburrate la tortiera e foderatene il fondo con carta forno, quindi ricoprite con la frolla e bucherellatela con i rebbi di una forchetta. Cospargete con la burrata sfilacciata.
Sbattete le uova con la panna o il latte, salate e pepate, unitevi l’indivia ormai fredda e versate sulla burrata all’interno del guscio di frolla.
Dalla frolla avanzata, stesa ad uno spessore di 3/4 mm, ricavate delle strisce di pasta e create un reticolo sul ripieno, guarnite coi gherigli sminuzzati ed infornate a 170° in forno statico per almeno 30 minuti.
Un buon vino rosso, magari un Negramaro o un Primitivo, ci sta bene.
Apprezzo soprattutto l’associare il peso delle uova all’impasto. Troppo spesso, in trasmissioni televisive ci dicono il numero di uova da utilizzare, senza specificare il rapporto uova/farina. Tra un uovo piccolo ed uno grande c’è un 50% di peso di differenza. Queste differenze si notano dalle tagliatelle o ravioli, fatti in casa, in poi, e la cuoca o massaia non sa come giustificare un prodotto malriuscito…
Infatti: calibrare solidi e liquidi in una ricetta è fondamentale!
complimenti!!
Grazie mille