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Un piatto antico, povero, buono, salutare perchè utilizza il preziosissimo pesce azzurro, saporito come solo i piatti poveri sanno essere di quel sapore che ricorda il mare, i cuoppi di alici fritte (primo vero street food tutto napoletano) e l’odore che sprigiona dal forno e fa venire l’acquolina in bocca … vi copio pari pari la ricetta del libro “Frijenno Magnanno” (titolo che è tutto un programma, perchè il fritto va mangiato bollente!) dove le Alici in tortiera vengono chiamate…

Alice ammullecate:

  • 1,500 kg di alici
  • 2 dl olio
  • 3 spicchi di aglio
  • succo di limone
  • pangrattato
  • pepe
  • sale
  • origano

…all’epoca non si usava il q.b.!

Vi assicuro che questa preparazione è una delizia! Semplice e veloce: sempre che il vostro caro pescivendolo vi fornisca di alici spinate, pulite e freschissime soprattutto!

Innanzitutto quindi i pescetti vanno lavati, privati di lische ed interiora e di testa e lavati con cura sotto acqua corrente.

Quindi asciugate leggermente le alici andranno disposte in una tortiera, meglio se di ceramica, meglio ancora di coccio, unta di olio buono.

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Preparate un trito finissimo al coltello con l’aglio privato del germe interno, scorza di limone grattugiata ed origano fresco -io ho utilizzato il prezzemolo, che va comunque bene, ed una bella manciatina di origano essiccato-  e mescolatelo ad abbondante pangrattato, sale e pepe.

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Disponete un primo strato di alici nella tortiera unta e cospargete con il pesto ammullecato e qualche goccia di limone, procedete a strati e terminate con il pangrattato condito ed un giro di olio buono.

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Infornate a 200° fino a che il pangrattato sia ben brunito e croccante…Napoli nel piatto!

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