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Le patate di mammà!!! Eh si ragazzi…come le fa mamma mia non le fa nessuno! E da furbetta, non potendo replicare, ho apportato delle varianti ;-P

Avete presente il concetto di comfort food? Cioè quel cibo o quella pietanza che ti riporta all’infanzia ed evoca un’atmosfera rilassata. Che sia una tazza di latte bollente profumata di miele, un piatto di succulenta pasta, una costata fumante, una mousse di cioccolato peccaminosa…ad ognuno il suo. Il corpo talvolta ci chiede proprio un pasto così! Ecco, in quei momenti, io mi faccio le patate di mammà! Bastano due patate in padella con burro ed aglio e io sono felice ;-P

Morbidissime all’interno, croccanti e dorate all’esterno, un pò “azzeccate” sul fondo, profumate di rosmarino e aglio…se poi aggiungete una cipolla rossa o dei carciofi sono la fine del mondo!!!!!

Bisogna farci la mano, come si suol dire…perciò esercitatevi tanto! Vi serviranno:

  • tante, ma tante, ma tante patate a pasta gialla, sode sane e compatte
  • olio extra vergine di oliva
  • burro
  • rosmarino
  • 1 spicchio di aglio
  • sale e pepe

Sbucciate le patate e tagliatele in quarti e poi a pezzetti. NON lavatele dopo averle affettate!

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In un padellone antiaderente scaldate l’olio ed il burro (4 patate medie, 2 cucchiai di olio ed una noce di burro) con l’aglio privato del germe interno ed il rosmarino.

Quando il burro inizierà a sfrigolare, togliete l’aglio e tuffate le patate in quel caldo abbraccio burroso.

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Fatele andare a fuoco bello sostenuto fino a che inizieranno a dare accenni di doratura, quindi salate e pepate e coprite col coperchio per 5\7 minuti.

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Rimestate di tanto in tanto, quando vi sembreranno a buon punto, togliete il coperchio e portate a cottura mescolando per evitare che si scuriscano troppo.

Perfette nelle sere d’inverno, per un pranzo da soli soletti e abbandonati, con carni e pollame, davanti alla tv.

Mi direte! Evviva la mamma!!!

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16 commenti
  1. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Federica, vorrei sapere perchè le patate non vanno lavate dopo averle affettate (solitamente lo faccio sia per cucinarle in padella, che al forno o fritte).

    Rispondi
    • Federica Sapienza
      Federica Sapienza dice:

      Ciao Matteo! Bella domanda…in effetti vedo solo ora che non ho spiegato il perché in QUESTA preparazione non lavo le patate già affettate: ci serve l’amido!
      Lavandole priviamo le patate del loro amido e così andandole a friggere otteniamo la croccantezza tipica da fast food. Stesso dicasi negli altri casi (per la cottura in forno, puoi anche provare a lessarle con la buccia fino a 1\4 di cottura e poi sbucciarle e finirle in forno).
      Perciò tu non sbagli assolutamente, anzi.
      Per questa preparazione invece lascio l’amido in modo da ottenere quell’effetto “azzeccato” come l’ho definito nella spiegazione: l’amido le fa appiccicare le une alle altre, attaccare un pò sul fondo e le rende quasi cremose. Il croccante verrà dalla rosolatura, non dalla frittura. Le hai provate? Fammi sapere 😉 alla prossima

      Rispondi

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  1. […] cuocetele in padella con olio extra vergine a fuoco alto e con il coperchio (potete seguire questa ricetta) oppure friggetele in abbondante olio caldo (se volete restare molto più leggeri, usate delle […]

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