Non è una parolaccia!! Checchè??!! Si tratta di un piatto vegetariano, tutto a base di ortaggi, molto amato in Campania…anche dal mio mito, Eduardo De Filippo, il Maestro.
Eduardo si dilettava molto in cucina, con piatti tradizionali ed un pizzico della sua creatività.
E anche in cucina aveva ed ancora ha da insegnarci tanto, attaverso il libro di Isabella Quarantotti De Filippo “Si Cucine comme vogli’i…”, dove la Moglie riporta le sue ricette, e soprattutto nella spontaneità, controllata e diretta, che la cucina deve avere.
In cucina, più che in pasticceria dove tutto è regole, numeri e matemetica precisione, si può e si deve improvvisare e anche se viene a trovarti d’improvviso Franco Zeffirelli con Laurence Olivier ed entourage…mai perdersi d’animo!!
Eduardo è famoso per quella che sembra spontaneità nei gesti e nella mimica che altro non era se non frutto di uno studio attento e rigoroso del personaggio. E così anche in cucina, io credo che il Maestro conoscesse alla perfezione i prodotti che consumava ed acquistava dai piccoli fornitori del luogo e che ne fosse talmente amante da presentare in tavola prodotti che, come la stessa Signora De Filippo dice, nessun ristorante avrebbe servito, perchè “poveri”.
Ed è per questo che vi propongo questo piatto, povero forse, ma ricchissimo di storia, amore e passione. Come ogni piatto “povero” la bontà, la differenza, la fanno gli ingredienti: scegliete i migliori e sfamerete un re!
Vi pubblico la ricetta, con gli ingredienti e le quantità che la Signora Isabella dà nel libro:
– 1 kg di peperoni
– 1 kg di melanzane
– 1\2 kg di pomodori
– 1\2 kg di cipolle
– 1\2 kg di patate
– 200 gr di olio
– basilico abbondante
– (io metto anche le zucchine)
Ed ora il mio procedimento ispirato alla ricetta del Maestro:
Tagliate gli ortaggi a pezzi, non troppo grandi, sfogliate le cipolle (io ho utilizzato quelle di Tropea, più dolci) e tenetele in acqua così come per le melanzane che metterete in acqua e sale.
Riscaldate l’olio in un padellone o in un tegame antiaderente.
Iniziate a rosolare le cipolle quindi unite i pomodori in pezzi (io ho usato della passata ricca e l’ho aggiunta quasi alla fine depo aver rosolato gli ortaggi)
Quindi aggiungete gli altri ortaggi – strizzate le melanzane – e tanto basilico spezzettato con le mani. Portate a cottura col coperchio, quindi fate evaporare e restringere il liquido solo alla fine.
E, se volete ricordare quel pranzo tra Grandi sull’isola di Capri, servitela fredda con treccioni di mozzarella, ricci di mare freschi con limoni appena colti come antipasto, pesche gialle, fichi ed uva…un pranzo da Maestro!
Anche io mi sono cimentato a cucinarla un paio di volte questa estate. Roba da leccarsi le dita. Brava Federica a proporre queste ricette nostrane.
Grazie 🙂 io la trovo una ricetta davvero interessante, anche senza pomodori! 🙂