Fermi tutti!! Siciliani in primis…lo so! La ricetta originale è quella delle sarde a beccafico!…lo so, lo so. Io ho voluto unire l’alice, più napoletana, ad una ricetta siciliana, per fondere le mie due anime, come sempre.
A Napoli, del resto si fanno le “alici in tortiera” … Nulla toglie possiate fare questo tortino con le sarde o eseguire la ricetta pedissequamente…alla fine vi dirò come.
Intanto, per sfamare 4 persone,  procuratevi:
– 500 gr di alici disliscate e pulite
– 250 gr di pangrattato
– 4\5 acciughe sott’olio
– 50 gr di pecorino romano grattugiato
– 30 gr di uvetta
– 30 gr di pinoli
– 1 limone
– olio extra vergine q.b.
– pirottini usa e getta

Sciacquate bene le alici e asciugatele con carta assorbente.

In una padellina antiaderente scaldate 4\5 cucchiai di olio extra vergine e fatevi dorare il pangrattato…attenzione che brucia facilmente!

Tenete da parte 3 cucchiai di pangrattato tostato ed in una ciotola unite il restante pangrattato, le acciughe sott’olio sminuzzate finemente, l’uvetta ammollata e strizzata, i pinoli tostati leggermente ed il pecorino. Unite bene tutto, aiutandovi con poco olio se necessario e NON salate!

Foderate gli stampini oleati con le alici aperte a libro tenendo all’esterno il lato della pelle.
Riempite la cavità con un paio di cucchiai di ripieno e richiudete le alici verso l’interno.

Irrorate con un cucchiaio di succo di limone, un filino di olio e poco pangrattato di quello tenuto da parte.
Infornate a 180°, forno ventilato,  per 15 minuti circa.
Servite caldo. Enjoy 🙂

PER FARE LE SARDE A BECCAFICO: Se avete trovato le sarde, apritele a libro, riempitene ciascuna con poco ripieno e formate delle sorte di involtini. Allineateli in una teglia alternandoli con foglie di alloro e, se vi piace, cipolla sfogliata, irrorate con succo di limone ed infornate…

Chiamatelo Spatola, chiamatelo Bandiera, non è una Murena ma le assomiglia…vi posto una foto, tanto per capirci 🙂 Si tratta di un pescione lunghissimo e argentato, dalla pelle sottilissima e abbastanza complicato da sfilettare ma buonissimo!
Io ve lo presento così, a mo di rotolino ripieno di cous cous, perfetto per una cena estiva, come antipasto.
Io l’ho servito in tris di antipasti assieme ad una fresella con pomodorini confit e caciotta di bufala e ad un tortino di alici a beccafico…che vi posterò!
Intanto comperate questo bestione…costa poco, attorno ai 7€ al kg, ma vi consiglio di farvelo sfilettare dal vostro pescivendolo…fate gli occhi dolci, pestate i piedi in terra, ma non uscite dalla pescheria col bestio intero! Si può fare, ma è complicato e sporchevolissimo!

Ingredienti per 4 persone:
– 1 pesce spatola sfilettato
– 100 gr di cous cous precotto
– 1\2 peperone rosso
– olio extra vergine, sale e pepe q.b.
– pochissima menta tritata

Tagliate   in due parti “per il largo” ciascun filetto di spatola ottenendo due strisce per filetto. Arrotolate ciascuna striscia ottenendo un turbante. Cercate di mettere la parte finale – o iniziale – della striscia al di sotto, per otturare il fondo del rotolino. Bloccatelo con uno stuzzicadenti.
Mettete i rotolini così preparati in una teglia oleata e conditeli con sale pepe ed un filo di olio. Infornate a 180° a forno ventilato.

Preparate il cous cous: conditelo con un cucchiaio di olio, sale, pepe e menta. Fate bollire poca acqua e coprite in cous cous a filo. Mettete un coperchio e lasciatelo per i fatti suoi ;-P
Tagliate il peperone a cubetti piccoli piccoli e saltatelo in padella con olio tenendolo croccante. Salate e pepate solo alla fine. A questo punto il cous cous sarà pronto, unitevi i peperoni e mescolate bene.
Sfornate i rotolini, privateli dello stuzzicadenti e  riempiteli col cous cous…servite caldo 😉
 Enjoy!

Avevo dei bellissimi, ma davvero belli, fiori di zucca – che noi chiamiamo ciurilli.
Avrete notato che non friggo spesso, anzi quasi mai, e qui da noi la “morte” dei poveri ciurilli è la pastella…perchè non cambiare? E quindi, detto fatto, eccoci qua:
Ingredienti:
– 500 gr di pasta di pizza
– 300 gr di fiordilatte (magari di Agerola)
– 100 gr di caciotta di bufala fresca
– 2 zucchine grandi o 4 piccole
– sale grosso e pepe q.b.
– tanto buon olio extra vergine di oliva
– fiori di zucca
Preparate la pasta per la pizza, aggiungedovi però un bel pò di olio – 3\4 cucchiai – stendetela in una teglia ben oleata e schiacciatela con le dita.
Grattugiate le zucchine a scaglie, fate lo stesso con la caciotta ed unitele.

Stendete ortaggi e formaggio sulla pasta dopo averla cosparsa d’olio e di pochissimo sale grosso. Quindi pepate.
Affettate il fiordilatte e coprite le zucchine “formaggiate”.
Infornate a 200° col forno impostato sulla modalità pizza, se l’avete, sennò ventilato.
Pulite i fiori di zucca togliendo gambo, pistillo – attenti che il polline macchia! -e lavando bene benino.
Quando il formaggio ed il fiordilatte inizieranno a colorire, tirate fuori la focaccia e corpite con i “ciurilli” a filetti. Rimettete in forno per 2 minuti al massimo e servite…un’ottima birra artigianale, è quel che ci vuole 😉

Eh si, lo so! Fa Caldo…prova bikini…il cioccolato fa male…si ingrassa…si deve stare leggeri…mangiatene di meno, allora!!! ;-P o conservate la ricetta per quest’iverno – autunno, anche – quando ci si concede qualche sfizio in più!
Io, intanto, ve la spiego e ve la illustro: decidete voi quando prepararla 😀
Certo che il nome ricorda il mare, l’estate, l’isola dei Faraglioni…
Intanto preparate:
– 200 gr di mandorle pelate e tostate
– 200 gr di zucchero semolato (anche la varietà extra fine, se vi va)
– 5 uova
– 200 gr di cioccolato fondente al 55\60 % di cacao
– 200 gr di burro
– due cucchiai di rum bruno
– 2 cucchiai di fecola di patate
– 2 cucchiai di farina (circa 40\50 gr)

Frullate le mandorle con metà dello zucchero riducendole in polvere, anche un pò grossolana – poco, non troppo!-

Sbattete i tuorli con lo zucchero rimanente e montate gli albumi a neve – per praticità, montate prima gli albumi e poi i tuorli: l’albume è molto sensibile e non ama esser trattato con fruste sporche di tuorlo…il tuorlo, invece, più rustico, non si crea problemi…e voi risparmierete di pulire ed asciugare le fruste 😉
Mettete a sciogliere burro e cioccolato insieme, a bagnomaria…potete farlo anche al microonde, ma attenzione! Se bruciano, ed accade facilmente, soprattutto al cioccolato, io non mi prendo responsabilità!
Accendete il forno in modalità statica, ovviamente, a 180°.

Fate freddare un pò burro e cioccolato, uniteli ai tuorli montati ed aggiungete le mandorle, fecola e farina. Mescolate molto bene quindi areate ed alleggerite con gli albumi, con movimento dal basso verso l’alto.
Imburrate uno stampo ed infarinatelo. Versatevi il composto ed infornate…circa 30\35 minuti…fate la prova stecchino.
Servite con tanto zucchero a velo e panna montata se vi piace

Un secondo di carne fresco freschissimo! E rinfrescante, direi!
Un modo per presentare in tavola l’agnello. Io l’ho cotto in padella, ma potete farlo anche alla griglia.
Intanto per le famose due persone:
– 350 gr di carne di agnello pulita e disossata.
– 1 limone grande o 2 piccoli
– un mazzetto di menta
– sale e pepe q.b.
– uno spicchio di aglio
– olio extra vergine di oliva q.b.

 Preparate una marinata con il succo e la scorza del limone, la menta tritata, l’aglio sbucciato e privato del germe interno ma tenuto intero, poco olio e pepe – non mettete sale!
Tenete la carne a marinare per almeno mezz’ora … se ci sta di più, meglio.

Scaldate dell’olio – circa 2 cucchiai scarsi – in un ampio padellone e versate la carne scolata dalla marinata – che terrete da parte per dopo.
Rosolate per bene da entrambi i lati per due minuti circa per lato prima di iniziare ad irrorare con la marinata, a cucchiaiate.
Portate a cottura, quindi salate…non prima. Vedrete come sarà tenera!
Servite con zucchine rosolate – o grigliate – che con la menta ci vanno a nozze!

Vi avevo anticipato, tramite le ricette pubblicate, che avrei lavorato come cuoca a domicilio per l’evento “Del Nostro Sangue”, presentazione ultima del libro di Paolo Farina…un thriller gastronomico che ho divorato!!! Bello bello, ricchissimo di ricette super e molto ironico, ben scritto, divertente.
Vi posto un pò di foto? Ma si, dai!! Enjoy!!

Impiattando 92 antipasti!
La Caponata siciliana con polpo e gamberi, accompagnata dall’ottimo Riccio Bianco 2010, Alepa
impiattando i primi col mio staff
Cavatelli con pesto alla trapanese
Le crespelle pronte da farcire sul pass
Crespella al radicchio rosso sangue
Primo dolce in arrivo
Secondo dolce in preparazione
Sfogliata del commissario per due lavativi (sfogliata destrutturata con crema pasticcera e frutti di bosco)
Bavarese all’arancia con lingue di gatto, cioccolato fondente, arance semicandite e cacao amaro

Estate…se arriva…per me significa verdure, ortaggi e frutta a volontà!
Adoro le melanzane, ma anche zucchine, peperoni, fagiolini, cavoli & co.
Oggi vi propongo le zucchine, ripiene di tonno in scatola e “formaggiate”…poco poco.
Per due persone, procuratevi:
– 2 zucchine di quelle tonde
– 1 scatola di tonno da 80 gr
– 1 patata piccola
– olio evo
– sale e pepe q.b.
– poco parmigiano in scaglie
– 1 spicchio di aglio

Mettete a lessare la patata partendo, ovviamente, da acqua fredda.
Lavate le zucchine e privatele del “cappello” che conserverete solo a scopo di presentazione del piatto. Tagliate anche la base e rendetela piatta.

Con l’aiuto di un cucchiaino, scavate la zucchina formando una cavità avendo però cura di non bucare il fondo! Lessate i “gusci” 2 minuti in acqua calda e metteteli a scolare.

Tritate la parte interna delle zucchine che avete asportato e rosolatela velocemente in padella con l’aglio privato del germe interno.
Mescolate il trito di zucchina ed il tonno, ben sgocciolato.
Scolate la patata e schiacciatela con lo schiacciapatate, mescolatela al composto di zucchina e tonno, condite bene con sale e pepe.
Riempite le zucchine col ripieno preparato, cospargete con poche scaglie di parmigiano ed infornate a 180° fino a che siano ben cotte e croccantate
Buone buone, tiepide, non roventi.
Enjoy!

 P.S. … se vi avanza il ripieno, formate delle palline, rotolatele nel pangrattato fine fine e friggete…un bicchiere di vino bianco secco…ottimo aperitivo!! 😉

Ciao a tutti!
Andiamo incontro all’estate…tutta vacanza o anche un pò di stress???
Io condivido con voi i consigli mensili del mio Amico Giovanni Tomasino, dell’Associazione Shen Shiatsu e…enjoy!

Leggete l’editoriale tramite il link 🙂

Un piatto di carne che fa piacere servire e mangiare anche in estate perché il succo d’arancia ed un tocco di Marsala gli conferiscono freschezza.
Vi serviranno:
– 3 fette grandi di colarda o colardella (sarebbe lo scamone o sottofiletto)
– 1 arancia
– 2 cucchiai di marsala secco
– 1 cucchiaino di senape
– poca farina bianca 00
– 1 noce di burro e un goccio d’olio evo
– sale e pepe q.b.

Pulite la carne da grasso o nervetti e tagliate le fettone in due o tre pezzi.
Infarinate leggermente scuotendo via l’eccesso.

Scaldate un padellone e fate fondere e spumeggiare il burro con l’olio, rosolatevi le fette di carne velocemente a fuoco vivace da ambo i lati, quindi sfumate con il marsala e lasciate evaporare.

Aggiungete il succo e la scorza dell’arancia e la senape e fate ridurre ben bene.
Servite caldo caldo dopo aver regolato di sale e pepe, accompagnando con una pureè di patate o un’insalatona fresca fresca

Vi ho già detto che le ultime ispirazioni mi sono derivate dal libro “Del nostro sangue” di Paolo Farina.
L’evento che vi avevo anticipato, la presentazione con reading e cena, c’è stato ed ha soddisfatto tutti.
Anche me, si 😀
I commensali erano 92…un lavoro molto impegnativo quindi, anche di preparazione, viste le 5 portate, tra cui anche questa crespella – mi piace che Paolo abbia usato il nome italiano e non francese – e lo uso anch’io!
Il nome reale è Crespelle di Castagne al radicchio rosso sangue.
Vi do gli ingredienti e poi procediamo:
– 250 gr di latte intero fresco
– 65 gr di farina di castagne
– 65 gr di semola di grano tenero bianca
– 200 gr di radicchio rosso
– 50 gr di noci di Sorrento sgusciate
– 2 uova
– 200 gr di caciotta fresca di bufala
– sale e pepe q.b.
– olio evo

Mescolate assieme le due farine con un pizzico di sale e poco pepe nero macinato fresco.
Sbattete le uova con un pizzico di sale ed aggiungetevi il latte. Aggiungete il composto liquido alle farine poco per volta mescolando bene per non ottenere grumi e lasciate riposare per una decina di minuti almeno.
Intanto tritate il radicchio e fatelo appassire in padella con olio sale e pepe.
Tritate le noci al coltello – NON col mixer! Chè ottereste una farina oleosa e bleah! –
Riscladate una piastra antiaderente o un padellone per le crepes. Ungete con una lacrima di olio e ripassate il fondo con carta assorbente.
Versate un mestolino o due di composto e ruotate la padella per spargerlo sul fondo in majiera uniforme.
Rivoltate la crespella e impilatele su un piatto a mano a mano che son pronte.
Continuate fino ad esaurimento del composto.
Disponete una cucchiaiata o due di radicchio in ciascuna crespella, grattugiatevi su abbondante caciotta e richiudete. Servite calda calda, con un buon bicchiere di vino.
Durante l’evento è stata accompagnata dal
lo splendido Pallagrello Riccio Bianco 2010 IGT dell’azienda Alepa di Paola Riccio … uno spettacolo!