Chi è Vanni?
Ve lo dico subito, intanto vi dò qualche indicazione sulla ricetta: si tratta di un pesto, siciliano, nato dal rimaneggiamento del pesto alla genovese per poterlo adattare con ingredienti siculi.
Infatti contiene si il basilico, ma al posto dei pinoli ci son le mandorle e vi è anche l’aggiunta dei pomodori.
A Trapani la pasta condita con questo pesto viene chiamata anche “Pasta cu l’agghia” … con l’aglio … cosa che già vi dà un’idea di quanto aglio venga adoperato.
Dicevamo Vanni … si tratta di uno dei personaggi del libro “Del nostro sangue” di Paolo Farina, scrittore casertano bravissimo – ho letto il libro, anzi divorato, in meno di 10 ore!!
Il libro è un thriller gastronomico dove Vanni Cottafava è un grande grandissimo chef siculo trapiantato a Milano ed osannato … ma il libro è anche una sorta di guida gastronomivìca ed infatti ciascun capitolo si apre con una ricetta.
Questa è una delle 5 che preparerò per la presentazione del libro con reading e cena che ci sarà venerdi 28 prossimo venturo a Santa Maria Capua Vetere, presso la Aqua Zone Urban Spa.
Ad accompagnare i miei piatti – le ricette del libro – ci saranno i vini dell’azienda Alepa di Paola Riccio: pasteggeremo con un Pallagrello – il Riccio Bianco 2010 IGT Terre del Volturno – e chiuderemo in bellezza con un Privo 2012 IGT Campania, un rosso privo di solfiti, un vino prestigioso. A presentarli sarà Paola Riccio in persona…un piacere!
Ci sarà, ovviamente, anche l’autore del libro, il simpaticissimo dr. Farina, Paolo, al quale ho chiesto qualche “licenza poetica” per fini logistici.
Di solito infatti il pesto condisce le busiate, una sorta di fusilli fatti a mano.

Per questione di praticità io servirò dei cavatelli, freschi. Ma passiamo al pesto!
Ingredienti:
– 10 pomodori maturi
– 6 spicchi di aglio
– 40 gr di mandorle pelate
– 40 gr di pangrattato
– olio extra vergine di oliva
– sale e pepe q.b.
– un mazzetto di basilico
– una manciata di pecorino grattugiato (mia variante)

 Mettete a bollire dell’acqua, lavate i pomodori, praticatevi sul retro un incisione a croce e sbollentateli per qualche minuto – uno o due – finchè la pelle inizierà a sollevarsi. Scolateli, raffreddateli e spellateli. Quindi tagliateli in pezzi e privateli dei semi.

Tritate le mandorle non troppo grossolanamente quindi, col mixer ad immersione, frullate velocemente il basilico con olio q.b. e l’aglio privato del germe interno – la ricetta prevede tanto aglio, ma se proprio non lo amate riducetene il quantitativo.

 Frullate anche i pomodori, quindi unite tutto insieme, mandorle, salsa di basilico, pomodori e aggiungete anche il pangrattato, regolate di sale e pepe.

Potete conservare il pesto in un barattolino ricoprendo di olio, sterilizzando o congelando.
Scolate la pasta al dente conservando un pò di acqua di cottura ed amalgamate benissimo.
Servite con scaglie leggere di parmigiano e basilico fresco.

Se volete provarli fatti da me … prenotate!! 😉 Enjoy!

Un’anteprima sul prossimo evento a cui parteciperò come cuoca! Enjoy friends 🙂
Per tutte le info sulla Rassegna “Incontri d’Arte” ad ArtZone cliccate sul bollino blu nella mia homepage!! 
Se siete della zona, vi consiglio la spa Aqua Zone, dove si terrà l’evento … fenomenale!!!
 
In più, ringrazio Monica Piscitelli per l’articolo pubblicato sul suo sito 🙂
Monica Piscitelli è una giornalista, blogger e degustatrice di vini diplomata Master Vino, è una delle voci in ascesa del giornalismo enogastronomico del Sud. Il suo campaniachevai.it, aperto al racconto del “Campaniache funziona” è online dal 2007. Sin dai primi anni 2000, Monica ha collaborato con uno dei siti di settore più forti in Italia, lucianopignataro.it. In questi anni ha scritto e degustato vini e piatti per svariati concorsi, testate e guide. Tra le altre, tra le collaborazioni più recenti, quella con Slow Food. E’ consulente copywriter per aziende nel settore della comunicazione integrata e autrice della Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania (L’Ippogrifo).

 

Mettiamo subito in chiaro una cosa: non sono ‘na matta che vaga per hotel vari alla ricerca di convegni e seminari a cui partecipare, nè mi sono trovata a Roma, all’Hotel Palacavicchi, per pura casualità!
La verità è questa:
il mio maritino d’oro, che oltre a sopportarmi e supportarmi è un Dottore Commercialista coi fiocchi, faceva da relatore al Seminario – come già nella prima edizione del 2011 a Milano  – e quindi … mi sono infiltrata!
Dire che è stata una bella esperienza è poco! 
Entusiasmo, voglia di fare, di crescere, spaccare e vivere inseguendo e seguendo una passione…cavoli al vapore!! Ma è la MIA STORIA!!
Intanto voglio fare tutti i miei complimenti a CHI è l’artefice, nonchè l’anima – sicula per di più – di questo evento: Nando Pappalardo che, assieme alla sua Sara, bravissima designer, ed al suo ottimo staff ha ispirato i 150 partecipanti infondendo in loro – ed in me- energia meglio ancora che una Red Bull ;-P non fosse altro per il suo credo Your Inpiration Web … inspiration is around us!!!
Quanto è vero tutto ciò! 
 Un plauso va ai relatori, tutti interessantissimi, nessuno escluso: Marco Santonocito, Marco Salvo, Maurizio Tarchini, Luca PanzarellaCarlo D’angiò, Simone D’Amico e ovviamente Nando e Sara.
Detto questo passo all’altro “perchè” di questo post: anche se l’obiettivo del seminario – peraltro ampiamente raggiunto –  era nutrire l’anima ed il cervello (… non solo l’old brain ;-P ) abbiamo ovviamente “colazionato”, pranzato, cenato nelle sale del ristorante Alta Quota, dell’Hotel che ci ospitava…come posso esimermi dal farvi un reconto con ricettina-ina-ina di alcuni piatti?
Risotto al radicchio e noci … buono, al dente, all’onda, sfumato con vino rosso e con un retrogusto amarognolo dato più dalle noci che dal radicchio rosso. Ricordate la mia ricetta del riso saltato con radicchio? Trasformatelo in un risotto, sfumate con un bel bicchiere di un rosso corposo ed aggiungete le noci tritate a fine cottura, grana a fuoco spento ed un pezzetto di burro freddo di frigo, mescolate spadellando … et voilà!
Carne di maiale (yuuppiiiiiiieeeee!) alla griglia, salsata, con patate al forno o carotine novelle e fagiolini caldi.
Per le verdure: lessate per un paio di minuti le carotine ed i fagiolini mondati e lavati, scolateli bene e ripassateli velocemente in padella con un filo di olio extra vergine, poco porro affettato o cipollotto fresco…enjoy!
Per le patate al forno: lessate velocemente le patate fino a che siano morbide in superficie. Tagliatele a tocchettoni, conditele con olio – magari olio all’aglio – rosmarino e salvia, sale e pepe.
Infornate a 200° per circa 1\20 minuti…dipende da quanto le avete lessate…sluuuurpppp
Ottime le alici marinate (per i freelance: non ve le siete perse nei meandri del web! Io le ho mangiate al posto di uno del primo al pomodoro, al quale sono allergica!) e l’insalata di mare. Verdure grigliate sopraffine!
E poi un vino Beneventano, campano, freddo al punto giusto, che invitava a brindare alle nuove amicizie e sinergie 😉
Arriviamo alla colazione ed ai coffee break che io adoro! Sapete quanto io sia appassionata di brunch beh! Davanti al buffet di una colazione o di un coffee break ben fatto io vado in estasi!
Ottime crostate alla marmellata, torte e cornettoni, pasticcini al burro ricoperti di cioccolato, succhi freschi, caffè americano, tè ed espresso o latte e, al pomeriggio, panini al latte farciti, pizzette, rustici etc etc! Un paradiso!

Quanti volti, quante storie, quante anime e quanti sguardi ho visto, ascoltato, apprezzato ed incrociato in questi due giorni! E tutte mi sono state di ispirazione, mi hanno stimolato ed infuso energia … ahaahh il potere del networking!!!
E se per me è stata un’esperienza forte, figurarsi per questo mare di ragazzi, nonostante alcuni siano già grandi professionisti del web! 
…nella pagina facebook dell’evento e di seguito trovate innumerevoli racconti 😉 leggeteli e commentateli: è VITA VERA, PASSIONE PURA!
p.s. … non mi cercate nella foto: non ci sono! In fondo ero un’infiltrata!! 😀

Federico Pian – Udine … where miracles happen
Andrea Saccà – Roma … tanto carino a nominarmi 😉
Francesca Morlani – Roma … occhi e sorriso dolcissimi

Si è capito che mi piace molto la carne di maiale??! ;-P
Ebbene si! La preferisco di gran lunga al manzo etc.
Stavolta ve la propongo con un saporino agrodolce, cipolle e mele caramellate morbide e succose.
Procuratevi, per 2 persone

– 3 costolette di maiale o 300 gr di lonza di maiale a fette
– 1 mela grande soda ed acidula (se usate le mele Annurche ve ne serviranno 2)
– 1 cipolla dorata
– 60 gr di pancetta tesa
– 1 limone
– distillato di mele (calvados o liquore di mele annurche)
– salvia q.b.
– olio evo
– sale e pepe

Tagliate la pancetta a cubetti, la cipolla a fette e mettetela a bagno in acqua fredda con un pizzico di sale grosso per farle scaricare l’odore forte.
Private le costolette dell’osso e tagliate anche la mela a cubetti e irroratela con il succo di mezzo limone.

Rosolate la pancetta in padella già calda, aggiungete un goccio d’olio e le cipolle, fatele rosolare piano piano e sfumate con poca acqua calda.

A questo punto unite unite le mele e sfumate con un cucchiaio di liquore alle mele, salate pepate e rosolate per bene. Quindi togliete dal fuoco e tenete in caldo.
Rosolate e cuocete bene le costolette o la lonza nel sugo di cottura con un pò di salvia.
Servitele calde con mele e cipolle insieme ad una pureè di patate o a un’insalatona mista.
Enjoy!