Ero piccola, adolescente forse, e, tra i tanti programmi di cucina, guardavo anche la Wilma De Angelis!! Si!
E mi ritrovo due fascicoli di una collana culinaria uscita in edicola … i libri di Wilma De Angelis, appunto.
Uno tratta le verdure e vi ho trovato questa ricetta. Amo le patate! E quindi ve la propongo 😉
Ingredienti:
– 600 gr di patate
– 70 gr di burro
– sale

Pulite bene le patate e chiudetele, intere, in carta alluminio. Mettetele in forno a 160° e fatele cuocere per circa 30 minuti … pungetele con uno stecco per verificarne la cottura.

Spellatele, schiacciatele ed amalgamatele al burro.
Fate scaldare una padella grande dal fondo pesante con poco olio, o burro.

Mettete il composto di patate in padella, schiacciando con una forchetta – o tutto in una volta, o in più porzioni.
Dorate bene da entrambi i lati.

Potete lessare le patate, se preferite. Potete rosolare le patate da un lato e terminare la cottura in forno, in questo caso utilizzate una padella adatta.
Servite con salsicce cotte in forno, senza grassi o altro, faranno la gioia di grandi e piccini 🙂 enjoy!

Sul tema farro si apre tutta una gamma di proposte … zuppe, insalatone, preparazioni a base di farina di farro etc.
Io amo preparare questo piatto, caldo e sostanzioso, per le serate fredde, un pò risottato, in modo anche abbastanza indolore, perchè può essere diviso in 3 “tappe” fino all’agognata meta 🙂
Per due persone:
– 150 gr di farro perlato
– 200 gr di fagioli borlotti
– olio evo
– salvia
– sale e pepe q.b.
– pancetta “paesana” (facoltativa)
– uno spicchio d’aglio
– Brodo vegetale (sedano, carota e cipolla)
Vi dicevo di tre tappe: 
preparazione del farro – preparazione dei fagioli – composizione del piatto
Prepariamo i fagioli che vanno messi a bagno una nottata (8 ore circa) dopo averli ben lavati. Quindi cuoceteli in acqua non salata (con aglio e salvia se volete o da soli, aggiungeremo le spezie dopo.)
Cuoceranno in un paio d’ore.
Prepariamo il farro, mettendo a bollire abbondante acqua salata e cuocendolo al dente in circa 40 minuti … assaggiate. Scolatelo e tenete da parte.
A questo punto ci resta la fase tre da riservare alla fine, prima di sedersi a tavola, insomma: rosolate la pancetta privata della cotenna e ridotta a cubetti con una lacrima di olio evo. Quando sarà croccante, mettetela a scolare su carta assorbente. Nella padella aggiungete l’aglio senza germe interno, tenendo la padella inclinata in modo che l’olio si infonda bene, a temperatura bassa bassa (potete cuocere nel grasso rilasciato dalla pancetta o in olio evo pulito!) 
Mettete i fagioli ad insaporire – togliete l’aglio – per qualche minuto, quindi aggiungete il farro e mescolate, sfumate con il brodo caldo, un mestolino per volta e risottate il tutto aggiungendo la salvia tritata.
Servite caldo caldissimo con pepe nero macinato al momento ed i cubetti croccanti di pancetta. 
Un crostone di pane casereccio e … gnaaamm!
Se decidete di usare i fagioli in scatola, sarà velocissima! Addirittura, trovate anche il farro già cotto, al vapore…ma io preferisco il farro cotto da me. I fagioli in scatola di buona qualità si trovano, con la buccia sottile e ben compatti, ma sciacquateli molto molto bene dal liquido di conservazione prima di metterli in padella.
 
Qui in zona, Campania etc, li chiamiamo anellini! E non mancano mai nella frittura di pesce, delle feste, degli antipasti, dei secondi in ristoranti etc. Non è buona se i calamari – o i totani – non sono freschi … e mi pare ovvio!! E se non si usano degli accorgimenti … vediamo:
Per 2 persone:
– 300 gr di calamari già puliti, eviscerati, spellati e tagliati ad anelli
– farina di semola rimacinata q.b.
– olio evo (o di semi di arachide, per friggere)
– sale q.b.
Fatevi pulire i calamari dal pescivendolo … è più comodo! Oppure fatelo voi 😉
Lavateli bene in entrambi i casi ed, in entrambi i casi, asciugateli con cura con uno strofinaccio da cucina pulitissimo o con carta assorbente (meglio! chè la buttate via e non va lavata 😉
Avvolgete i calamari in una croccantissima panatura rotolandoli nella farina di semola.
Cuoceteli in olio evo caldo – per vedere quando è alla giusta temperatura, inserite la punta di uno stuzzicadenti: l’olio è alla giusta temperatura quando si formeranno delle mini bollicine attorno al legnetto – oppure olio di semi di arachide, che tiene bene le alte temperature.
Fateli croccantare fino a doratura, spolverate velocemente con poco sale marino e serviteli caldissimi accompagnati a verdure grigliate croccanti o ad un’insalatona freschissima, con qualcosa di amarognolo, tipo rucola – radicchio o indivia che aiutano a sgrassare e aceto o limone 😛 enjoy!

Nada cantava “ma che freddo fa …” di quel freddo che al ritorno a casa vuoi qualcosa di caldo caldo, accogliente, un comfort food … una polenta caldissima e morbida con funghi profumati! E chi sta meglio di noi!
E poi è anche relativamente veloce, usando la farina istantanea! E siccome è il piatto conviviale per eccellenza, vi do gli ingredienti per 6 persone:
– 1 l di acqua salata
– 250 gr di farina di mais per polenta, bramata gialla, a grana grossa
– 600 gr di funghi champignon (più facili da reperire, ma se trovate i porcini…all’arrembaggio!)
– olio evo
– parmigiano grattugiato q.b.
– formaggio a piacere (asiago e taleggio-i più adatti- o groviera)
– prezzemolo q.b.
– una noce di burro
– sale e pepe q.b.
Pulite i funghi e affettateli. 
Mettete l’acqua già salata al fuoco e portate a bollore.
Versate quindi la farina di mais a pioggia mescolando con una frusta o col classico cucchiaio di legno, una spatola in silicone … fate voi.
Cuocete mescolando per 30\40 minuti. 
Aspettate una 20 di minuti e rosolate i funghi in olio evo, salate e pepate, aggiungete prezzemolo tritato e tenete in caldo, se la cottura termina prima di quella della polenta.

Quando la polenta sarà cotta, aggiungete il burro ed il formaggio mescolando. Impiattate coi funghi e servite rovente con una macinata di pepe ed una spolveratina di prezzemolo. E se volete essere “scenografici”, versate su un grosso tagliere di legno 😉
Ovvio che potete variare la ricetta:
– aggiungendo pomodoro ai funghi e trasformandolo in ragù
– servendo la polenta con salsicce o braciole di maiale, con o senza sugo
– facendola freddare, tagliata a fette e abbrustolita con formaggio o verdure grigliate
…inventate 😉

Niente ricette oggi. Voglio condividere la mia esperienza televisiva con voi 🙂
Si, perché lo scorso mercoledì, 13 febbraio, sono stata invitata alla trasmissione “Fabio di Sera”, un talk show ideato e condotto dall’artista napoletano Fabio Brescia assieme al collega Peppe Accardo ed alla bellissima e simpaticissima attrice Manila Aiello.
Si parlava della “capacità” e necessità, talvolta, di “farsi da sé”, di costruirsi una strada, una carriera.
Fabio ed il suo staff mi hanno chiesto di partecipare e spiegare come una laureata in giurisprudenza decide di fare la cuoca a domicilio … misteri della vita! 😉 E’ oltretutto una professione ancora poco nota…ma che incuriosisce tanto!
Vicini di divano erano un giovane scrittore napoletano, Marco Marsullo che, dopo aver inviato il suo manoscritto all’editore Einaudi, se lo è visto pubblicare col titolo “Atletico Minaccia Football Club“… ed ha fatto tutto da solo! Auguri Marco, di cuore 🙂
C’era poi chi del Far da Sé è emblema … un Grande atleta: il “nostro” Campione Olimpico Diego Occhiuzzi, argento alle ultime Olimpiadi di Londra nella sciabola e bronzo nella gare a squadre!!
Quanto abbiamo urlato quest’estate io e mio marito … tifo a manetta!! 😉
In effetti un atleta deve basare tutto sulle proprie forze, sull’allenamento … anche se allenatore e staff sono fondamentali, come Diego ricordava.
E poi c’era il grande attore napoletano Patrizio Rispo, tra l’altro appassionato di cucina, protagonista da anni della soap tutta partenopea “Un Posto al Sole”.
Mi sono divertitaaaaaaaa 😉

Potevo mai presentarmi a mani vuote??! Giammai!!
E quindi, in men che non si dica, ho preparato un tortone ispirato alla sigla del programma – pan di spagna, crema pasticcera al mascarpone ed amaretti sbriciolati – e tanti biscotti e pasticcini vari, cuori di frolla dedicati al San Valentino … prossima volta, tutto salato!! 😉

La trasmissione va in onda, in diretta, tutti i mercoledì alle 23.00 sui canali del gruppo ed in streaming …
www.lunaset.it
Enjoy 😉

Non posso non onorare la Regina del cibo goloso: Nigella Lawson!! Quanto mi piace guardarla cucinare!!
E’ a suo modo anche sconclusionata, nella pasticceria a volte combina dei macelli – la pasticceria è scienza!!Matematica!! – ma credo che sarebbe un ottima cura per persone inappetenti 🙂 e poi fa sembrare tutto così semplice …
Facciamo questo dolce, golosissimo e velocissimo – soprattutto se seguite il suo esempio e schiaffate tutto insieme nel mixer: totale 20 secondi netti!! 
Io lavoro come si deve chè nel Paese di grandi Maestri pasticceri – sono una fan di Maurizio Santin, Luca Montersino, Giovanni Pina e seguo molti loro consigli … –  non posso fare diversamente, mi sentirei una delinquente 😉
Ingredienti, intanto:
– 125 gr di farina
– 125 gr di zucchero
– 25 gr di cacao amaro buono buono
– 150 gr di burro non salato
– 2 uova
– una bustina di lievito chimico per dolci
– 2 pere o 3 (meglio le abate)

Innanzitutto scegliete delle pere mature, non mollicce ma nemmeno di pietra – io che amo la frutta dura da mangiare, uso quelle che son rimaste nella fruttiera e recupero 😉 Pelatele e tagliatele in fettine o a tocchetti. (prima differenza con la Nigella che usa pere sciroppate – troppa noia pulirle, tagliarle 😉

Mescolate insieme farina cacao e lievito. In una ciotola sbattete il burro ammorbidito con lo zucchero fino a che si trasformi in crema, quindi aggiungete le uova uno alla volta! Insieme all’uovo, aggiungete un cucchiaio setacciato del composto di farina e sbattete fino ad incorporare bene prima di aggiungere l’altro uovo.

Mescolate bene anche il secondo e amalgamate con il restante composto di farina, cacao e lievito, setacciati! Se volete aggiungete un pò di rum (facoltativo)

Imburrate una pirofila da forno – o una teglia – e disponete le pere sul fondo (se volete potete spadellarle per qualche secondo con poco rum e zucchero di canna). Coprite con l’impasto al cioccolato e infornate a 220° per 30 minuti.
Servitelo caldo caldo per un effetto più “fondente”, freddo o tiepido spolverato di zucchero a velo o se volete esagerare accompagnatelo ad una crema inglese alla vaniglia o al rum bianco 😉

Ehi ragazzi!!! Chi lo festeggia, chi lo snobba, chi davvero chi per finta … San Valentino è un pò come Sanremo, il Festival: tutti ne parlano, nessuno lo guarda, ma comunque vada sarà un successo!!
Anche se potrebbe rivelarsi un fiasco…basta un piccolo errore.
Ecco pronto allora qualche consiglio per chi invita a cena il proprio Amore:
– che il menu sia leggero ma stuzzicante, appetitoso, originale perchè no?
tra le mie ricette, per l’occasione vi consiglio:
un goloso antipasto come le Capesante Gratinate, o una tartare di tonno fresco e mango o, tutto     vegetariano, uno sformatino di melanzane con fondutina di parmigiano … 
un primo piatto leggero e anche veloce, come una millefoglie di zucchine e gamberi  o un riso agli asparagi da decorare con cuoricini di prosciutto.
un secondo piatto come il branzino in crosta croccante, sarebbe ideale in quanto fatto al forno, di veloce cottura, leggero e vi permetterà di stare con il vostro amore piuttosto che in cucina.
E poi fate faville con il dessert … c’è l’imbarazzo della scelta!
Di solito il re delle cene a due è il cioccolato … e tortino morbido sia, allora! Se cucinate per un uomo ricordate che i dolci morbidi, al cucchiaio colpiscono di più i palati maschili … preferisce una Panna cotta? Sciogliete 100 gr di cioccolato fondente in 50 gr di panna freschissima portata a bollore, mescolate bene e versate sulla panna cotta sformata 😉

che la tavola sia apparecchiata bene bene 
…ricordiamoci qualche piccola regola: coltello a destra, forchette a sinistra di fianco al tovagliolo, cucchiaio all’estrema destra, oltre il coltello. Bicchieri in alto a destra, piattino del pane in alto a sinistra. La pasta si serve nel piatto piano, le creme o le zuppe nel piatto fondo. 
Le posate per il dessert sulla parte alta del piatto, parallele al bordo del tavolo col manico verso destra se è una sola, uno rivolto di qua, l’altro di là, se sono due.
Candele, petali di rose (freschi!) un piccolo biglietto con una frase carina, uno stralcio di poesia … un piccolo regalo … parola d’ordine: stupire! Anzi no … coccolare!
musica di sottofondo: la vostra canzone, il suo album preferito, una colonna sonora romantica. Volume basso così da poter parlare con calma e luci soffuse.
E per chi non vuole azzardare ed essere libero di stare tutta la sera a tavola e non a spignattare: www.consapienza.it/promo … una telefonata e arrivoooo!

Un dolce di Carnevale, tipico della Campania, che viene fatto in modi diversi…il libro sulla pasticceria della Campania ne indica tre. Io ve lo propongo come mi è stato richiesto dalla mia amica Carmen, a cui lo dedico 😉 semplice, basso, con tanti “passolini”!
E’ un dolce molto semplice, fatto con il semolino, ma che spesso viene arricchito con l’aggiunta di ricotta fresca e racchiuso in un guscio di frolla, soprattutto a Napoli … somigliante di più ad una sfogliatella frolla, così!
Ingredienti:
– 170 gr di semolino
– 700 gr di acqua
– 2 uova intere ed un tuorlo
– 150 gr di latte
– 100 gr di zucchero
– scorza grattugiata di 1 limone
– vaniglia o estratto di fiori d’arancio
– sale q.b.
– zucchero a velo q.b.
– burro q.b.
– farina q.b.
– uva passa e scorza d’arancia candita facoltativi a piacere

Mettete a bollire l’acqua con un pizzico di sale e, quando sarà a bollore, versatevi il semolino a pioggia, mescolando. Fatelo cuocere per un minuto almeno mescolando.

Trasferite il tutto in una ciotola e unite lo zucchero, le uova una per volta, facendole assorbire prima di aggiungere il successivo, gli aromi e per ultimo il latte.
Vi prego … non usate la vanillina!! Se volete un profumo vero, usate la vaniglia in bacche: le trovate anche nei grandi supermercati, in provette di vetro…non mi fate innervosire il Black Chef Santin ;-P keep calm and don’t use vanillina!!!

Se volete potete arricchire il dolce con uvetta passa e cubetti di arancia candita, magari ammorbiditi prima in acqua, sciacquati e strizzati e poi in poco rum. Non ammollate solo nel rum, perchè l’uvetta va “lavata” comunque.
Imburrate ed infarinate uno stampo per dolci rotondo e basso, versatevi il composto ed infornate a 180° per circa un’ora. Enjoy!

Facciamo un primo piatto abbastanza veloce ma che rende giustizia anche all’occhio che, malandrino, vuole sempre la sua parte!! Se lo presentiamo in un piatto piano – i primi andrebbero serviti sempre in un piatto piano, i piatti fondi servono solo per zuppe, creme etc – con un tocco di “design” va benissimo anche per un pranzo o una cena dove volete fare bella figura 😉
Mettiamoci all’opera, per 4 persone, con:
– 300\320 gr di riso, io uso l’arborio
– 2\3 zucchine, possibilmente solo la parte più vicina alla buccia, soprattutto se hanno molti semi interni
– 1\2 porro al netto degli scarti
– 1 cucchiaio di stracchino o di mascarpone
– 1 mazzetto di rucola fresca fresca
– 10 nocciole spellate
– olio evo buono q.b.
– sale e pepe nero q.b.
– poco brodo vegetale, sedano carota e cipolla

Pulite ed affettate il porro sottilmente e fate altrettanto con le zucchine, riducendole a cubetti.

Stufateli insieme in un padellone con poco olio, sale, pepe e brodo caldo.
Intanto mettete a lessare il riso e preparate il pesto di rucola – col mortaio se l’avete, altrimenti col frullatore ad immersione usato a scatti – con la rucola lavata bene, le nocciole, sale e olio evo – circa 2 cucchiai –

Scolate il riso molto al dente e risottatelo con porro e zucchine aiutandovi con poca acqua di cottura o altro brodo. Spegnete e mantecate col formaggio scelto. Ora, se volete, potete aggiungere anche il pesto … io lo servo a parte.
Buon appetito 😉 Enjoy!

Facciamo un contornino buono buono, che potrete abbinare a Pesce Spada o ad un Pollo alla Kiev ad esempio.
Facile, veloce e gustosa, sgrassa con la sua amarezza e con l’acido dell’aceto e va ene abbinata quindi anche a pesci grassi come il salmone, o a crocchette e polpette fritte.
Per due persone comperate:
– 2 indivie
– 2 cucchiai di aceto balsamico di Modena, magari originale!
– un cucchiaino da caffè raso di zucchero
– sale e pepe q.b.
– olio evo q.b.

Affettate le indivie e lavatele molto bene.
In una padella antiaderente, scaldate l’olio e rosolate l’indivia per qualche secondo, quindi salate, zuccherate e sfumate con l’aceto. Fate ridurre bene bene ed evaporare il liquido di cottura.
Servite caldo caldo 🙂 enjoy!